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Reddito minimo garantito: l'adesione di Stefano Vinti

L’Assessore regionale Stefano Vinti ha annunciato la sua adesione alla campagna sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del reddito minimo garantito. “I numeri che vengono presentati ogni giorno – dichiara Vinti – raccontano di un paese sull’orlo del disastro sociale, un default che ‘denuncia’ la necessità di una nuova politica redistributiva e l’importanza della misura del reddito minimo garantito. È giunto il momento, dunque, di pensare anche nel nostro Paese ad una legge sul reddito minimo garantito. I continui tagli allo stato sociale con il conseguente taglio dei servizi alla persona – aggiunge – impoveriscono cittadini e lavoratori. Un impoverimento non solo economico, ma che aumenta la precarietà dei lavoratori e che abolisce di fatto il diritto al lavoro”.
“Numerose associazioni, movimenti, realtà sociali, comitati – rileva l’assessore – stanno lanciando una campagna per la proposta di una legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito in Italia. Un reddito garantito che possa combattere le politiche del liberismo e garantire ad ogni cittadino il diritto a servizi primari come l’abitazione, l’istruzione, la cultura e i trasporti. L’Italia – dice ancora Vinti – è tra i pochi Paesi, così come la Grecia, a non avere alcuna forma di tutela e per questo è necessario dare vita ad una grande coalizione che pubblicizzi la campagna e che costruisca in tutto il Paese dibattiti e iniziative che possano da qui a dicembre, temine ultimo per la presentazione della proposta di legge, dare parola a tutte le persone che riconoscono il tema del reddito minimo garantito come uno dei temi principali per uscire dalla crisi”.
Per fare ciò, conclude l’assessore, è necessario “aderire alla campagna inviando una e-mail all’indirizzo redditominimogarantito@sxmail.it, pubblicizzarla per far sì che le forze sociali, politiche e sindacali prendano una posizione e si attivino affinché questa campagna diventi uno dei pilastri su cui si deve fondare la lotta alla crisi sociale”.