Categorie: Cronaca Spoleto

RAGAZZA UCCISA A MORSI E TESTATE, IL CONVIVENTE NEGA: “NON L'HO UCCISA IO, ERA VIVA QUANDO SONO USCITO”

“Abbiamo litigato, lei era gelosa, ma non l'ho colpita con testate od oggetti e quando sono uscito di casa, lunedì mattina, lei era ancora viva. Poi sono tornato a casa, dopo un paio d'ore e lei era riversa a terra, senza vita”. Ionut Farcas, il ventitreenne muratore rumeno accusato dell'omicidio di Elena Mariana Sobaiala, durante l'udienza di convalida dell'arresto ha negato di aver ucciso la sua convivente. Il giovane, difeso dall'avvocato Feliziani, ha detto di aver lasciato la ragazza ancora in vita e di non averla colpita durante la violenta lite scoppiata nella notte tra domenica e lunedì. Gli inquirenti, però, non sono convinti da questa versione. E oggi pomeriggio è arrivata la decisione del giudice per le indagini preliminari, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.

Sarà ora l'autopsia, in programma per venerdì a Terni, a chiarire le cause e l'orario della morte di Elena, la cui vita è stata stroncata a 24 anni in modo crudele all'interno dell'appartamento del villaggio Enel di Bastardo. Un delitto efferato, che ha portato la magistratura ad indagare Ionut per omicidio pluriaggravato vista anche la crudeltà con la quale è stato realizzato.

(Sara Fratepietro)

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