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Quintana, ‘caso lattina’ I Consegnato il dossier

A Palazzo Candiotti si torna a parlare del ‘caso lattina’ ovvero l’episodio che aveva scatenato infuocate polemiche, quando il 19 settembre scorso, durante la giostra della Quintana della Rivincita, un contradaiolo del rione Giotti, poi uscito pubblicamente allo scoperto, aveva lanciato una lattina di birra verso l’allora portacolori del rione Croce Bianca, Daniele Scarponi.

Il presidente Domenico Metelli passo la patata bollente nelle mani della commissione giustizia e disciplina dell’Ente Giostra, ed ora il procuratore Emanuele Damiani, nelle vesti di ‘pubblico ministero’, ha concluso l’iter consegnando gli esiti della fase inquirente.

A quanto pare, si andrà verso una sorta di diffida o di ammonimento nei confronti del rione biancoceleste, che di fatto non comporterà né l’esclusione della competizione né tantomeno una sanzione pecuniaria, tenendo anche conto delle azioni poste in essere dalla stessa contrada.

Gli incartamenti finiranno all’attenzione del collegio presieduto dall’avvocato Claudio Franceschini e dai legali Marco Paolo e Giulio Famà. Spetterà poi alle parti in causa, intervenire a propria difesa. Le decisioni finali della commissione, sono considerate inappellabili.

Il giottino, lo ricordiamo, era già stato ufficialmente radiato dall’albo dei soci, in seguito ad una riunione urgente straordinaria dello stesso consiglio di piazza Faloci. Il giovane, tra l’altro, è stato anche raggiunto da un Daspo da parte della Questura di Perugia.

Per chiudere il dossier ci vorrà ancora qualche settimana probabilmente, ma la ferita è in qualche modo rimasta aperta, anche perché, nonostante la decisione assunta nell’immediatezza da parte della giuria tecnica di gara al Campo de li Giochi, di dare al binomio biancorosso la possibilità di ripetere la tornata con i cinque punti di penalizzazione che erano già stati detratti per l’abbattimento della bandierina, prima del lancio della lattina, il priore Andrea Ponti decise di non tornare sull’otto di pista.

Dopo circa cinque mesi, si scriverà, è il caso di dirlo, il verdetto finale.