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Quattro arresti nel centro di Perugia: smantellata una rete di spacciatori

La polizia di Perugia da tempo indagava sullo spaccio di droga che si dislocava tra Via Brunamonti e Porta Pesa, dopo la denuncia di un’assuntrice di cocaina che forniva il nome dello spacciatore, Mimmo, insieme ai suoi contatti. Poco dopo, la fuga di un altro spacciatori, Mido, alla vista della polizia. Le indagini avrebbero poi constatato come in realtà il numero di telefono di Mimmo e Mido fosse lo stesso, pratica comune in uso agli spacciatori, e già nota agli agenti dopo quanto accaduto con la famosa operazione Zbun che portò all’arresto di 40 persone operanti sul territorio perugino. In questo modo si è scoperto che Mimmo e Mido erano la stessa persona, ma che si limitava a gestire lo spaccio, mandando i suoi “cavalli”, tutti ragazzi maghrebini, a distribuire la droga. Uno di loro, Tahari, era stato arrestato qualche giorno fa con 8 involucri di cellophane contenenti 10 grammi di cocaina, che pare fossero destinati allo spaccio nella zona di Strada S. Lucia. Altri di loro sono stati fermati successivamente: la polizia ha scoperto come nel giro fossero implicati anche degli italiani.
L’arresto di Mimmo, anche lui maghrebino, il cui vero nome è Riad, è avvenuto due giorni fa in Piazza dell’Università: era a bordo di un auto con due ragazze, che si erano recate da lui con l’intento di acquistare droga. Riad è stato bloccato dalla polizia, e ha cercato di difendersi spruzzando in faccia ai poliziotti uno spray il cui uso è vietato in Italia. Ha inoltre aggredito le forze di polizia provocando diverse lesioni agli agenti. Ora Mimmo è in carcere, con le accuse di spaccio reiterato e di resistenza e lesioni a pubblici ufficiali.
Pare dunque chiaro come i quattro maghrebini fossero legati, da tempo, da un consolidato rapporto criminale e che la loro zona di spaccio fosse quella di Corso Garibaldi, Porta Pesa, come è stato rivelato, tra l’altro, l’individuazione della casa ove Mimmo viveva con la compagna (intestataria, di uno dei telefoni di spaccio) in Via della Spina, una traversa di Corso Garibaldi.
La polizia ritiene che fossero quattro elementi di spicco (soprattutto Mimmo) del gruppo di magrebini che da tempo avevano occupato la zona dell’arco Etrusco per lo spaccio al minuto di droga pesante e leggera.

Ale.Chi.
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