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‘Progetto Movida’ / Arriva l’esperto esterno e il tavolo di negoziazione

Come gestire la cosiddetta ‘Movida’ di Foligno?

Come mettere d’accordo residenti, operatori e fruitori dei locali? Quale ruolo devono avere Comune, gestori e rappresentanti degli abitanti?

Se n’è parlato nel corso di un apposito incontro convocato all’assessorato alle Politiche Sociali per dare continuità al progetto avviato in estate, come sottolinea in una nota l’assessore Maura Franquillo.

Al vertice sono intervenuti anche l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Patriarchi, la consulente per il sindaco per la promozione del benessere e della qualità della vita Lucia Coco, le unità educative della cooperativa “La Locomotiva”, la comandante dei vigili urbani Piera Ottaviani, la presidente dell’associazione “Vivere il centro storico di Foligno”, Maria Teresa Cancellieri e Alfonso Raus esperto di progettazione partecipata.

La Cocco ha ricordato che il “Progetto Movida” è  un percorso di progettazione partecipata, che ha come obiettivo “la stesura di un patto di convivenza urbana che non è solo un atto formale fine a se stesso ma una modalità di relazione tra il Comune di Foligno e l’insieme di soggetti che vivono, agiscono, svolgono attività, hanno interessi sull’area della movida per condividere obiettivi e proposte di intervento”.

“L’obiettivo è di garantire il diritto al riposo dei residenti – ha osservato l’assessore Franquillo – e il diritto al divertimento”.

In questo contesto è stato coinvolto Alfonso Raus, esperto di progettazione partecipata il quale ha sottolineato l’importanza di alcuni criteri e principi di fondo – si legge nel comunicato stampa – per il percorso che durerà sei mesi.

Nella prima fase si effettueranno dei focus group con ogni singola categoria, per ascoltare come il conflitto venga rappresentato da ciascuno dei portatori di interesse del percorso.

In un secondo momento si darà avvio al tavolo di negoziazione, aperto a tutti i soggetti, intesi come portatori di interesse, in una logica di inclusività. E’ infatti ritenuto essenziale poter portare all’interno del processo tutti i diversi punti di vista.

Chi ha partecipato all’incontro ha dato la propria disponibilità accettando anche l’impegno a cessare o sospendere eventuali atti o azioni unilaterali nei confronti di una o più parti per tutto il periodo del percorso.

L’avvocato Cancellieri ha ribadito la convinzione che “la città è di tutti e quindi vanno tutelati i diritti di tutti: commercianti, residenti e cittadini”.

Ogni rappresentante di categoria si farà promotore per il coinvolgimento nel rispettivo di altri partecipanti al focus group che li riguarda.