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PRIMARIE PD: ON. BOCCI “UNA GRANDE VITTORIA DEL PD. UNA GIORNATA DI FESTA E DEMOCRAZIA”

di Gianpiero Bocci (*)

La straordinaria partecipazione di cittadini alle “Primarie” rappresenta una grande vittoria del P.D., di tutto il P.D. dell'Umbria. Pur indette tardivamente, hanno giustamente affidato la scelta del candidato direttamente ai cittadini, realizzandosi così una giornata di festa e di democrazia partecipativa. Già ieri notte mi sono congratulato con Catiuscia Marini e ribadisco oggi quanto ho detto nei giorni scorsi: lavoreremo tutti per la vittoria del PD e della coalizione alle elezioni del 28 e 29 marzo. Per vincere servirà la pratica e il sentimento di un partito ricco delle sue pluralità, che sappia segnare un ulteriore passo in un cammino che sempre meno guardi indietro alle storie da cui si proviene ma, al contrario, sia sempre più rivolto al futuro e alle sfide che attendono l'Umbria. Noi lavoreremo per questo, lavoreremo con decisione senza attardarci a considerare quelle iniziative e provocazioni che a nient'altro mirano se non a un ritorno di vecchi schemi per il superamento dei quali il PD è nato. In questo nostro riconfermato impegno non rinunciamo certo a sostenere, come abbiamo fatto in questi giorni, la necessità e l'urgenza di una stagione veramente riformista per l'Umbria. Nella fase nuova che si è aperta la tradizione del buon governo ha bisogno, infatti, di essere profondamente rinnovata e adeguata a dare risposta ai problemi dell'Umbria di oggi e di domani. Il primo di questi problemi, quello cui dobbiamo riconoscere il massimo della priorità, sta nella crescita delle disuguaglianze sociali e delle difficoltà delle persone e delle famiglie; su questo dovremo essere capaci di mettere in campo misure straordinarie. Si dovrà poi puntare, anche con forme nuove di welfare e di formazione, alla valorizzazione dei giovani che rappresentano per la nostra regione una dotazione straordinaria di capitale umano, accorciando così le distanze tra il mondo della scuola, dell'Università e della ricerca e le esigenze delle imprese e del mercato del lavoro.Resta centrale nel nostro disegno riformista una significativa trasformazione del rapporto tra politica, società ed istituzioni.Al riguardo, sottolineo, due aspetti fondamentali: il primo è quello di una forte semplificazione del sistema complessivo di governo della nostra regione, privilegiando il ruolo degli Enti elettivi. Il secondo poggia sul principio di sussidiarietà che riconosce e valorizza appieno il ruolo dei soggetti sociali superando le velleità di un inattuale dirigismo, così come le storture di un consociativismo di ritorno o, ancor peggio, di uno stantio collateralismo.”

(*) Deputato PD al Parlamento