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PRIMA SPOLETO LANCIA L'ALLARME PER IL SERVIZIO DELLA MEDICINA SPORTIVA

di Sergio Grifoni (*)

Signor Sindaco, al sottoscritto sono pervenute delle segnalazioni allarmistiche circa l’ipotesi di una eventuale soppressione o trasferimento del servizio di Medicina Sportiva, attualmente operante presso la struttura adiacente al campo di atletica di Piazza d’Armi.
Volevo inoltrarle una interpellanza comunale ma, visto che verrebbe discussa fra sei mesi, ho preferito questa lettera aperta, per dare così all’Amministrazione Comunale, e non solo, la possibilità di intervenire con immediatezza in merito.
Soprattutto in virtù del suo ultimo intervento stampa sui problemi della sanità locale, con il quale accusa di strumentalizzazione coloro che affrontano allarmisticamente tale tematica, senza rendersi conto (o forse sì) che la sua nota tranquillizzante viene purtroppo smentita sistematicamente dai fatti.
Mi auguro che non abbia inserito tra i suoi strali verbali lo Spoleto City Forum che, al di sopra della partitica, ed al di là del sottoscritto, ha sempre svolto azioni di “avvertimento” preventivo e di denuncia costruttiva.
Mi auguro infine che possa maturare in voi l’idea che le cose si possono dire, o fare, solo perché ci si crede, e non per mero tornaconto.
Ritornando al problema del servizio di Medicina Sportiva, sembrerebbe che tale soppressione (o trasferimento) venga giustificato dalla necessità di centralizzare il tutto a livello di ASL3, con susseguente contenimento dei costi.
Oggi il Centro si rivela di una utilità insostituibile, visto che assiste coloro che, volendo praticare una qualsiasi disciplina sportiva, soprattutto per gli sports faticosi, debbono acquisire la certificazione di idoneità fisica e di buono stato di salute.
Stiamo parlando di centinaia e centinaia di soggetti, iscritti alle circa settanta società sportive del territorio, che periodicamente si sottopongono a visita medica ed agli esami preposti, in primis l’elettrocardiogramma sotto sforzo.
Sopprimere o trasferire pertanto tale importante servizio, significa penalizzare fortemente una grande fetta di popolazione spoletina. Se dovesse essere soppresso, dove andranno tutte queste persone? Se dovesse essere trasferito, dove lo porteranno? (niente, niente a Foligno?)
Ecco, signor Sindaco, questo è il problema che sollevo con la presente nota. Mi dica che non è vero e che non esiste, e tutti ci tranquillizzeremo.
Se invece la mia denuncia dovesse trovare concretezza, ci piacerebbe sapere cosa ne pensa l’Amministrazione Comunale e quali azioni intende intraprendere per scongiurare tale evento negativo. Saluti non strumentali.

(*) Capogruppo Prima Spoleto