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Porta Santa Maria si “accende” / L’antico ingresso nord della città “restituito” ai tifernati

Porta Santa Maria è stata restituita alla città. Nel tardo pomeriggio di sabato 15 febbraio, l’antico ingresso nord di Città di Castello è stato finalmente “inaugurato”. Alla cerimonia, oltre al sindaco tifernate Luciano Bacchetta e alcuni assessori comunali, erano presenti, tra gli altri: gli onorevoli Walter Verini, Anna Ascani e Giampiero Giulietti; l’assessore Provinciale Domenico Caprini e quello Regionale Fernanda Cecchini; il sindaco di Citerna Giuliana Falaschi.
Il progetto esecutivo di interventi su Porta Santa Maria è stato redatto dalla studio perugino “Marconi”, approvato dalla giunta comunale di Città di Castello l’8 ottobre del 2012 ed eseguito nell’ambito del Puc2. L’appalto dei lavori è stato affidato alla ditta “R. B.” di Gualdo Cattaneo per un importo contrattuale di 140.265,35 euro più Iva. Nel dettaglio è stato fatto: un restauro-copertura con la realizzazione di un cordolo in muratura armata; un consolidamento strutturale (scuci-cuci, rinzaffi); infissi anti/volatili sulle aperture e una stuccatura sulla facciata interna ed esterna. Attualmente è in corso di approvazione, mediante ribasso d’asta, una perizia per il restauro, pulizia, consolidamento e stuccatura anche per il tratto di mura lungo viale Leopoldo Franchetti.
Il sindaco Luciano Bacchetta, poco prima dell’accensione delle luci, ha dichiarato: “Ringrazio in particolare la Regione, il cui contributo finanziario è stato assolutamente decisivo, per questa come per altre opere. Questo è un pezzo importante del lavoro che stiamo facendo per il recupero e la valorizzazione del centro storico”. Il primo cittadino ha poi spento le polemiche riguardanti le ante del portone originario, tuttora conservate nei magazzini comunali: “Le porte, risalenti all’800, verranno sicuramente recuperate e rimesse”.
Anche l'assessore regionale alle Infrastrutture, Silvano Rometti, è intervenuto: “Questo è uno di quegli interventi che appartengono ad una politica che in questi anni ci ha dato molte soddisfazioni e che la Regione ha azzeccato, portandola avanti con determinazione, anche per i prossimi anni, con la futura programmazione dei fondi comunitari che servirà al rilancio del nostro centro storico. Noi in Umbria abbiamo investito risorse importanti per queste politiche, quasi 100 milioni di euro in giro per le città dell’Umbria, con interventi di riqualificazione come quelli di Città di Castello, per il quale è stato recuperato il finanziamento che serve a fare diversi interventi in giro per la città”. L’assessore, infine, ha sottolineato: “Non basta sistemare i contenitori, ovvero le piazze e le strade ma bisogna pensare anche ai contenuti: a far si che i cittadini ‘vivano’ la loro città, anche con attività dentro i centri storici per mettere in moto un vero e proprio processo di rigenerazione di questi”.
Per ultimo ha parlato l’Ingegnere comunale Paolo Gattini che ha ribadito gli interventi fatti sul torrione trecentesco. Dopo le parole, i fatti. Come nelle più moderne cerimonie di inaugurazione, il sindaco Bacchetta ha fatto partire l’impianto di illuminazione direttamente da un I-Pad. Gli applausi del pubblico e il frastuono della banda hanno accompagnato poi il taglio del nastro.
Don Tonino, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore, situata nell’omonima piazza e affiancata alla porta, ha lanciato il suo personale augurio: “Che tutti quelli che entrano per questa porta, vengano in pace!”