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Popolare Spoleto, marea di cartelle esattoriali ai dipendenti per un errore della Direzione. Il ritorno del ‘corvo’. HHF, cambio al vertice

Carlo Ceraso
Sembra proprio che non ci sia pace all’ombra di piazza Pianciani. L’ultima in ordine di tempo ha interessato molti dipendenti dell’istituto di credito spoletino (secondo alcune fonti la quasi totalità) raggiunti in settimana dagli avvisi della Agenzia delle Entrate che chiedeva loro di rifondere i mancati versamenti di imposte su maggiori redditi derivanti da compensi accessori e arretrati. Una sorta di ‘multe’ del valore variabile fra i 150 euro e svariate migliaia, a seconda dei casi. La situazione ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino a quanto, a sentire i sindacati, è stato trovato l’errore. La Bps aveva comunicato all’Agenzia gli importi praticamente raddoppiati rispetto a quanto era stato percepito dai propri dipendenti. L’errore di comunicazione è stato già comunicato all’istituto statale che a breve dovrebbe annullare provvedimenti.
Le organizzazioni sindacali restano però sul piede di guerra in attesa di esser ricevute dal direttore generale per fare un nuovo punto della situazione. Le critiche maggiori, a quanto dicono le parti sociali, sono per l’assunzione di 12 consulenti (tutti sembra già operanti sull’area di Roma) che percepirebbero emolumenti stellari. “Soldi – dice un sindacalista confederale – che si sarebbero potuti spendere per la stabilizzazione dei precari”. Una trentina, destinati invece a riprendere la via di casa.
Il corvo – Ma la tensione è percepibile anche ai piani alti e non solo di Bps. Malumori ci sarebbero infatti anche all’interno della Scs, la controllante di Banca Popolare. Il terremoto delle dimissioni di Antonini, uscito da Bps per volere di Banca d’Italia ma rientrato nel giro di pochi ore alla guida della holding, si fa ancora sentire. Fuori e dentro il palazzo, persino all’interno dei rispettivi Cda. Tanto da rendere ogni Consiglio una specie di incognita. L’ultimo di Bps avrebbe dovuto varare l’ingresso di Benotti quale 14mo consigliere, ma l’approvazione dei requisiti (che comunque ci sarebbero) è stata rinviata al prossimo Cda. Intanto è tornato a farsi vivo il ‘corvo’ con una lettera-denuncia inviata a Tuttoggi.info, o meglio alla società editrice. Un documento pesantissimo in cui vengono rivolte specifiche accuse a qualche protagonista dei mesi passati: accuse che non è possibile accertare in questo momento. Anche in questo caso l’anonimo è ricorso all’aiuto di un pc e di una stampante, probabilmente per non lasciare tracce. Anche se il linguaggio usato e persino i caratteri del software con cui è stata redatta la missiva sono ben diversi dalle lettere che nei mesi scorsi erano state recapitate a TO® ma anche alla Procura della Repubblica di Spoleto (che sulle vicende Bps ha aperto una inchiesta) e alle forze dell’ordine.
Human Health Foundation – Intanto la HHF registra un sostanziale cambio all’interno del Cda. La Onlus, voluta da Antonini per la ricerca contro il cancro, come si ricorderà è finta recentemente al centro di molte polemiche in quel di Pagani, in provincia di Salerno, ma anche di una inchiesta della Procura di Nocera Inferiore (clicca qui). Non è dato sapere se queste notizie hanno comportato le modifiche all’interno del board o se il sito istituzionale è stato con l’occasione aggiornato. Di certo alla data del 2 settembre, giorno di pubblicazione dell’articolo di Tuttoggi .info (clicca qui), del Cda facevano parte Giovannino Antonini (presidente) e i consiglieri Antonio Giordano, Alessandro Cardarelli, Fabrizio Raggi (consigliere anche di Scs), Alfredo Pallini (già d.g. Bps) e Fabrizio Verdini (che della HHF è segretario generale). A guardare oggi il sito si registrano delle uscite e nuovi ingressi. Del board fanno ora parte, oltre ad Antonini, il professor Giordano (quale presidente del Comitato scientifico), Fabio Verdini (segretario generale) e i consiglieri Mario Benotti, Alessandro Cardarelli e Luigi Cicala. Benotti e Cicala hanno dunque sostituito Raggi e Pallini.

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