Città di Castello

Ponte Baucca, vietato transito a mezzi oltre 20 tonnellate “Camion costretti a fare strade molto più lunghe”

Il ponte della Sp 106 della Baucca (a pochi passi dal Sasso, Comune di Città di Castello), da poco risistemato, è già al centro della polemica.

Prima dei lavori transito consentito a tutti mezzi senza distinzione di peso

Il ponte, fino a qualche mese fa, era strutturalmente in uno stato di precarietà: mancavano le spallette di protezione, la carreggiata era ristretta e nell’arcata vi erano anche pietre divelte, anche se sopra di esso il transito era comunque consentito a tutti i mezzi, senza distinzione di peso.

Durante lavori sopra il ponte anche mezzi da 50 tonnellate

Sul piano di miglioramento la Provincia di Perugia ha di recente sistemato la struttura (per 120mila euro) al km 19 in località Baucca/Sasso, utilizzando mezzi che a pieno carico superavano le 50 tonnellate, come camion per il trasporto del bitume, macchine operatrici di ogni genere e autobotti per la messa in opera del calcestruzzo.

Divieto a mezzo oltre le 20 tonnellate, ecco alcune categorie interdette

Al termine dei recenti lavori di rifacimento del ponte, però, è apparso un cartello che limita il transito di mezzi pesanti oltre le 20 tonnellate, che comprende, per citarne alcuni, autobotti per il soccorso antincendio, camion per la raccolta rifiuti, macchinari per la riparazione strade, mezzi agricoli o della Comunità Montana. Sicuramente molte (forse troppe) categorie interdette al passaggio.

“Il limite danneggi comunità, camion costretti a fare strade più lunghe”

A seguito delle segnalazioni da parte dei cittadini residenti nella zona, il consigliere provinciale della Lega Giovanni Dominici ha così presentato una interrogazione sul caso, che ha sottolineato “come nel consolidamento del ponte abbiano operato mezzi per la rete metallica e per il calcestruzzo a pieno carico sopra le 50 tonnellate, che hanno eseguito i lavori sopra il ponte stesso“. Tale limite di 20 tonnellate, infatti, per Dominici “danneggia una comunità che per qualsiasi esigenza dovrà avvalersi di piccoli mezzi o sarà costretta a percorrere tratti alternativi molto più lunghi, con costi esorbitanti. Ma soprattutto non avrà più il supporto rapido di intervento in caso di incidenti e rifornimenti”.

Nell’interrogazione si chiede inoltre, alla presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, “quali soluzioni saranno adottate dall’Ente per fare in modo che tale tratto torni a essere transitabile da tutti i mezzi come era prima dei lavori di ristrutturazione”.