Terni

Polo Biotecnologie Terni, condanne per ex sindaco Di Girolamo ed ex rettore Bistoni

La Corte dei Conti dell’Umbria, con la sentenza n.84/2023, ha condannato Adolfo Puxeddu, Leopoldo Di Girolamo e Francesco Bistoni a risarcire il danno erariale relativo al Polo di biotecnologie di Terni per 104.091 euro ciascuno; Maurizio Pertichetti e Giuseppe Aronica nella misura di 26.022 ciascuno. Nelle 38 pagine della sentenza, i magistrati Floreani, Mondera e Di Giulio hanno ricostruito la vicenda legata all’affido diretto di fondi pubblici a società privata – Polo di Innovazione di genomica, genetica e biologia – e al mancato introito da parte dell’Amministrazione di canoni di gestione.

La sentenza

“La Procura regionale presso questa Sezione giurisdizionale – si legge nella sentenza – con atto di citazione depositato il 4 ottobre 2022, ha convenuto in giudizio Giuseppe Aronica, Nicola Avenia, Francesco Bistoni, Massimo Curini, Leopoldo Di Girolamo, Marco Fortunati, Maurizio Pertichetti ed Adolfo Puxeddu, per l’accertamento della responsabilità amministrativa ed il risarcimento del danno in favore del Comune di Terni, della Provincia di Terni, della Regione Umbria, dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Azienda Ospedaliera di Terni, nella misura complessiva di 853.160.09 euro”. “In relazione alle plurime condotte gravemente colpose tenute con riferimento all’indebita concessione a privato operatore economico – Polo di Innovazione di genomica, genetica e biologia – di ingenti contributi pubblici, a fondo perduto, per la realizzazione del Polo di Biotecnologie di Terni, Colle Obito, in difetto dei presupposti legittimanti e dell’indebito affidamento al privato in assenza di procedura comparativa – e in difetto di titolo e di corrispettivo per l’Amministrazione – di un immobile di proprietà pubblica”.

Il danno erariale

Il danno è stato calcolato in due distinte componenti: da un lato i contributi e l’esborso sostenuto per l’allestimento dei locali affidati al privato – per il complessivo ammontare di 602.022,31 euro (somma derivante dai 520.454,81 euro spesi dal Comune di Terni e i 250.000 euro concessi dall’Università degli studi di Perugia); dall’altro il mancato introito di qualsivoglia canone da parte del Polo tecnologico per l’affido del bene, stimato in forma prudenziale nell’importo di 81.567,50 euro.