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PIU' DI 530 BAMBINI NATI ALL'OSPEDALE DI SPOLETO NEL 2008. OGGI TUTTI IN DUOMO CON IL VESCOVO (Foto – Guarda i neonati)

Più di 530 nuovi nati finora nel corso dell'anno, oltre agli altri che si aggiungeranno da qui al 31 dicembre. L'ospedale di Spoleto continua ad essere un punto di riferimento per il territorio, che vede aumentare i neonati. Ed è stata dedicata a loro la tradizionale celebrazione in duomo per la festa della Sacra Famiglia. Una messa che ha visto come ogni anno – nonostante il freddo e la neve – la partecipazione di tantissime famiglie, giunte con i loro piccoli e i loro parenti per assistere ad una particolarissima celebrazione, ma anche per vedere il meraviglioso albero di Natale addobbato con le foto di tutti i neonati nati nel corso del 2008. Italiani e stranieri, cristiani e musulmani, tutti insieme, come ha evidenziato monsignor Riccardo Fontana nel corso della messa, per volontà dei loro stessi genitori, “che hanno capito che il loro futuro è quello di vivere tutti insieme”.

Presenti alla celebrazione anche il sindaco Massimo Brunini e l'equipe del reparto di ginecologia ed ostetricia del San Matteo degli Infermi, guidato dal dottor Giulio Martines.

Mons. Fontana ha iniziato la sua omelia rivolgendosi ai genitori, definiti gli artefici di un coraggio che altri non hanno. “Le ragioni dei figli, ha detto, sono più importanti di tutto, anche dell'economia. Questa forse è la celebrazione più bella dell'anno, perchè ci sono i piccoli, che in chiesa non danno mai noia: non c'è lode a Dio più alta che le loro vocine. Voi, genitori, siete il segno e la forza che dà prospettiva alla nostra città. I figli non vanno solo generati, vanno anche cresciuti ed educati. Bisogna che la città e il territorio vi siano intorno: con i servizi necessari, con una rete educativa comune. C'è bisogno di una coralità: quando saranno giovani il lavoro ci sarà solo se insieme daremo futuro a questo territorio”.

Poi, il pensiero dell'arcivescovo è andati ai bambini. “I piccoli, ha affermato, sono immagine concreta della presentazione di Gesù al tempio. Sono anche l'identità collettiva di una storia che sarà tanto più bella, quanto più i loro genitori potranno contare su un crescente numero di adulti pronti ad aiutarli: su tutti noi. Un'antica decisione dell'Arringo medievale di Spoleto volle sul punto più alto del campanile del Duomo una sfera dorata, perché la luce riflessa aiutasse chiunque si fosse sperso nella valle a ritrovare le coordinate del vivere e la strada maestra. Quest'oggi, accogliendo i piccoli neonati, la città e la Chiesa trovano rinnovate armonie attorno a queste creature. La questione educativa ha oggi una sua oggettiva priorità su molte altre storie. Un eccessivo riferimento alla questione economica potrebbe essere quel venefico oppio che addormenta la società. L'uomo non ha soltanto da preoccuparsi per quel che ha da mangiare, ma anche su come esprimersi, come riuscire a cambiare il mondo con il lavoro e l'impegno sociale, quanto rispetto venga dato alla vita, dal suo primo sorgere, fino al suo naturale tramonto”.

Al termine della messa l'arcivescovo ha voluto fare una fotoricordo con il personale del reparto di ostetricia e ginecologia del nosocomio spoletino, mentre a tutte le famiglie è stato dato in ricordo della giornata un piccolo asciugamano con sopra ricamata l'immagine del patrono San Ponziano.

(sa. fra.)

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