Trasimeno

Coppia di pievesi col Coronavirus, al cane ci ha pensato la volontaria Leidaa

Entrambi in quarantena, nella loro casa di Città della Pieve, perché contagiati dal Coronavirus. Eppure la volontaria della Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) non ha avuto alcun timore nell’aiutare questa famiglia pievese a prendersi cura del proprio cane. Prendendolo puntualmente per farlo uscire di casa per i bisogni, per tutta la durata della quarantena.

Una delle tante storie emerse in questi giorni di emergenza Coronavirus in Umbria. Dove anche gli animali, in qualche caso, hanno subito disagi. Per difficoltà oggettive, come in questo caso, o per ignoranza e scarsa informazione.

Gli esperti: cani e gatti non veicolano il virus

Cani e gatti, come hanno più volte spiegato gli esperti, non possono veicolare il virus. Eppure c’è chi, nell’emergenza, li ha abbandonati. Oppure le segnalazioni di cani con le zampe danneggiate dai solventi utilizzati dai loro proprietari con la pretesa di “sanificarle”.

Certo, le normali norme igieniche per gli animali che escono di casa vanno rispettate, ancora di più di fronte alla pandemia.

Se il calendario delle riaperture proposto dalla Regione Umbria riceverà il via libera dal Governo, i negozi per tolettatura degli animali saranno i primi a riaprire, già dal 4 maggio.