Categorie: Città di Castello Politiche 2013

Pierotti (Gubbio Partecipa): “Guerrini candidato alle primarie per il Parlamento”

“Circolano notizie, sembra ben fondate, secondo le quali il sindaco di Gubbio, Diego Guerrini, vuole candidarsi in Parlamento, nella pattuglia renziana all’interno del Pd”. Comincia così la nota di Carlo Pierotti di Gubbio Partecipa. Continuano dunque le sferzate della minoranza al sindaco eugubino. “Secondo alcune fonti giornalistiche, Guerrini avrebbe chiesto la prevista deroga agli organi del Partito Democratico, per poter concorrere alle prossime primarie per la scelta dei candidati al Parlamento e dunque, per puntare dritto dritto a Roma. Il nostro Sindaco – continua Pierotti – dunque, non ha più voglia di fare il sindaco e, almeno nelle sue intenzioni,
vorrebbe lasciare il servizio alla sua città e puntare a un ruolo più “prestigioso”.
E sì, perché secondo la sentenza della Corte Costituzionale n.277 del 2011, la carica di sindaco di un Comune con più di 20.000 abitanti (ricordiamo a Guerrini che Gubbio ha più di 20.000 abitanti) e quella di parlamentare sono incompatibili. Questo significa che, se i piani di Guerrini andranno a buon fine, si troverà nella condizione di dover scegliere tra la carica di parlamentare e quella di sindaco… e qualcosa ci dice che opterà per la prima.
Certo, sarebbe stato meglio (ma la cosa non ci stupisce affatto), che il tutto venisse annunciato in Consiglio comunale, ovvero di fronte alla città. Perché dovrebbe essere ovvio – come invece, a quanto pare, non è – che l’uso della carica di primo cittadino non è solo una questione di “affari suoi”. Ma il Sindaco, sempre generoso quando si tratta di emettere comunicati e organizzare conferenze stampa, questa volta sceglie di fare le cose in maniera più “riservata”. Aspettiamo, dunque, ansiosi, una sua presa di posizione e ci auguriamo di vedere presto le reazioni di Giunta e maggioranza. Siamo certi che sono molti gli eugubini che sarebbero ben felici di accogliere la notizia delle dimissioni di Guerrini, potrebbe essere un bel regalo di Natale… Ma non siamo così cinici
– conclude Pierotti – :godere noi delle disgrazie altrui (ovvero quelle di tutti gli altri italiani) non è nel nostro stile.