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PIANO SOCIALE REGIONALE

“Gestione dei finanziamenti previsti dal Piano Sociale nazionale e relative politiche di controllo e di spesa della Regione Umbria” è quanto ha chiesto, con un'interrogazione il consigliere di Alleanza nazionale Andrea Lignani Marchesani. Nella sua illustrazione al Consiglio, l'esponente del centrodestra ha sottolineato “la necessità di prevedere in breve tempo un nuovo Piano Sociale regionale ed assegnare all'assessorato alle politiche sociali il fondo per la ‘non autosufficienza' prevedendo un rigoroso controllo di gestione poiché, rispetto all'assegnazione alle singole Aziende sanitarie dei fondi per la non autosufficienza, si otterrebbe una salvaguardia in materia di trasparenza e controllo di indirizzo politico”. “Inutile nascondere – ha sottolineato Lignani – che se il fondo venisse gestito dall'assessorato alle Politiche sociali, sarebbero chiamati in causa i Comuni per la suddivisione dello stesso e questo significherebbe maggiore garanzia poiché la gestione da parte delle Asl risulta troppo legata alla politica della maggioranza regionale. Mi auguro – ha aggiunto Lignani – che presto avvenga una rivisitazione dell'ultimo Piano Sociale regionale. La spesa sociale dell'Umbria – ha fatto sapere – risulta tra le più basse d'Italia con appena il 7 per cento della spesa totale (dati Istat) rispetto a una media nazionale del 9 per cento”.Nella risposta, l'assessore Stufara (Politiche sociali) ha assicurato che “nel 2008 l'Umbria rinnoverà il proprio Piano Sociale regionale tenendo conto dei cambiamenti sostanziali del tessuto sociale della regione. Da qualche mese, ormai, abbiamo individuato le caratteristiche necessarie per il Piano che riguardano la costruzione di un percorso partecipato con le Amministrazioni comunali, operatori dei servizi pubblici sul territorio e, in generale, con il terzo settore al fine di mantenere elevato il livello dei servizi. Probabilmente con il dimensionamento economico, rispetto alla popolazione, saremo, nei prossimi anni, tra le regioni che avranno la possibilità di spendere di più su queste politiche. I 30 milioni di euro attuali saranno quindi destinati, in futuro a crescere”. Nella replica, il consigliere Lignani Marchesani si è dichiarato “insoddisfatto della risposta sia nel merito che nel metodo. Non sono d'accordo – ha evidenziato – per quanto riguarda la gestione di un fondo vincolato da parte delle Asl. Di questo l'assessore Stufara deve prendersi la responsabilità”.