Era uscito dal carcere solo giovedì pomeriggio, 12 marzo, beneficiando del provvedimento del Tribunale del Riesame che aveva sostituito, su richiesta del suo legale, la misura cautelare della custodia in carcere con quella meno pesante degli arresti domiciliari, da scontare in un Hotel, vicino al lago Trasimeno, quale sua abitazione provvisoria.
Subito dopo, in poche ore, P.L. , 40enne, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e stalking nei confronti della ex compagna e dei suoi figli ha violato tutti gli obblighi impostigli dal provvedimento di scarcerazione.
Uscito da Capanne ha telefonato alla sua vittima, minacciandola, violando il divieto di comunicare con lei; la donna è quindi scappata da casa e si è rivolta immediatamente alla polizia. P.L. è andato sotto l’ abitazione della donna, violando il divieto di allontanarsi dal luogo dove scontare gli arresti domiciliari. In poco tempo l’ha persino chiamata tredici volte da luoghi diversi.
Le sue gravi ed immediate violazioni, tutte riscontrate dalla Polizia, hanno convinto il P.M. a richiedere, con la massima urgenza, al G.I.P. nei suoi confronti la revoca della misura degli arresti domiciliari e una misura più grave.
Così dopo solo 24 ore dalla sua scarcerazione la Squadra Mobile ha prelevato di nuovo P.L. dall’albergo dove era alloggiato e lo ha riaccompagnato in Carcere per il ripristino della custodia cautelare in carcere così come disposto dal Gip.