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Perugia, madre e figlio uccisi in villa: aperta ogni ipotesi. Città sotto choc

Francesco De Agustinis

Aggiornamento h 10 del 7 aprile – continuano a 360° le indagini della polizia, coordinate dal pm Cicchella, intorno al duplice omidio di Cenerente. Gli investigatori, grazie ai primi risultati scaturiti dagli esami dell'anatomopatologo e della scientifica, hanno in mano qualche elemento in più, a cominciare dalle armi usate: Maria Raffaelli è stata soffocata con un foulard, il figlio Sergio Scoscia con un oggetto contudente, probabilmente un tondino in ferro o un martello di quelli usati nell'edilizia. Ed è grazie a questo ultimo particolare che le indagini stanno ora interessando anche alcuni cantieri della zona.

Aggiornamento h 18.14 – la piccola comunità di Cenerente è sotto choc per la morte della 74enne Maria Raffaelli e del 52enne Sergio Scoscia, madre e figlio, rinvenuti morti questa mattina nella loro villetta a meno di 7 chilometri da Perugia. Lei aveva 74 anni, lui 52. Anni fa avevano gestito con la famiglia un’attività orafa che era stata poi chiusa. In questura sono stati ascoltati a lungo i familiari a cominciare dal nipote Valerio e dalla madre di questo Marcella Scoscia (sorella della vittima) e il compagno di quest’ultima. I tre abitano nell’appartamento a fianco a quello in cui si è consumata la tragedia. Secondo alcune voci, non ancora confermate ufficialmente, l’anziana sarebbe morta per soffocamento, mentre il figlio sarebbe stato colpito al capo da un oggetto contundente. Un quadro che allontana una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti (quella dell’omicidio-suicidio) e che rafforza quella di un delitto il cui fine non è però ancora chiaro. Forse una rapina finita male (la casa è stata trovata messa a soqquadro). Elementi importanti per le indagini possono esser stati forniti proprio dai congiunti delle due vittime che hanno ricostruito agli inquirenti le ultime ore vissute nella villetta del dramma.
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Aggiornamento ore 16.00 – Nel primo pomeriggio nella villetta di Cenerente è giunta la Polizia Scientifica di Roma, che ha avviato una serie di esami per delineare le dinamiche della vicenda, cercando anche eventuali tracce di altre persone.
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Sempre più drammatico il quadro che si va delineando in queste prime ore dalla scoperta della tragica fine di Maria R. e Sergio S., madre e figlio di circa 80 e 50 anni, trovati stamani privi di vita nella loro bifamiliare di Cenerente, frazione di Perugia nella prima periferia del capoluogo.
Secondo quanto confermato da fonti della polizia è infatti da escludere la morte naturale per entrambi. Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Perugia sono sul posto dalle 9 e 30 circa per i necessari sopralluoghi, tesi ad appurare le cause della morte. La polizia, che mantiene riserbo sulla vicenda in attesa di informazioni più dettagliate, al momento ha escluso con certezza l'utilizzo di armi da fuoco ma ha confermato la morte violenta per entrambi.
Sul posto, insieme alla squadra mobile, sono presenti uomini del Ros dei Carabinieri e il Pm Claudio Cicchella, giunto pochi minuti fa nella bifamiliare insieme al medico legale che avrà il delicato compito di fare una prima valutazione sui tempi e le modalità del decesso. Gli inquirenti al momento lasciano aperta ogni ipotesi sull'episodio, con particolare attenzione all'eventualità di una rapina.
I due corpi privi di vita, secondo le prime informazioni, sarebbero stati trovati stamani all'interno dell'abitazione dal nipote 20enne dell'anziana donna, che vive nell'altra porzione della bifamiliare con i genitori.
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