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Perugia, Guardia di Finanza scopre associazione sportiva irregolare- Soci iscritti in realtà clienti

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Perugia hanno recentemente intensificato i controlli mirati nei confronti delle associazioni sportive del territorio. In particolare i Finanzieri hanno controllato dettagliatamente un’associazione sportiva dilettantistica del capoluogo che godeva dei benefici fiscali riconosciuti agli operatori del particolare settore, senza averne diritto.

La verifica che ha preso in esame gli anni d’imposta 2011 e 2012, ha permesso di accertare la effettiva natura commerciale dell’associazione sportiva che pur non rispettando tutta una serie di requisiti formali e sostanziali godeva delle agevolazioni fiscali che la legge 389/1991 concede a questa particolare tipologia di associazione, consistenti in una notevole riduzione degli adempimenti contabili e nel pagamento delle imposte e dell’IVA in modo forfettario, oltrechè di erogare compensi a collaboratori fino a 7.500 euro annui in esenzione fiscale.

In particolare, tutti i soggetti che frequentavano la struttura sportiva diventavano, in maniera inconsapevole, soci dell'associazione perché veniva fornita loro una tessera, ma senza mai essere messi a conoscenza dello statuto sociale né delle finalità sociali, senza essere mai stati convocati e di conseguenza aver mai partecipato ad alcuna assemblea e, soprattutto, senza aver mai partecipato all’approvazione del rendiconto economico-finanziario, facendo venir meno uno dei requisiti fondamentali che è la democraticità dei rapporti. Accertata un’ evasione fiscale alle imposte sui redditi per circa 226mila euro e all’Iva per quasi 47mila euro.

L’associazione sportiva poi non aveva istituito il libro dei soci ne’ il verbale d’assemblea e non è stata in grado di esibire alcuna rendicontazione economica/finanziaria relativa alla particolare attività esercitata in difetto, peraltro, di un altro importante requisito quale nell’apposito registro tenuto dal CONI.

Tutte le violazioni così rilevate hanno permesso ai Finanzieri di collocare l’attività dell’associazione sportiva dilettantistica nella lista degli enti commerciali con tutte le conseguenze relative alle sanzioni amministrative previste.