Categorie: Cronaca Perugia

Perugia, controlli a raffica. Torna in carcere dopo 12 arresti. Minore “esperto” in furti.

Anche ieri sono proseguiti in città i servizi straordinari di controllo del territorio, disposti dal Questore Nicolò D’Angelo, delle “Volanti” con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine “Lazio”, inviato di rinforzo dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Armi – Nella zona della Stazione sono state controllate 52 persone di cui 6 condotte in questura per l’identificazione. Denunciato in stato di libertà per possesso di oggetti atti ad offendere un cittadino rumeno G. A., del ’90 , residente a Todi, trovato verso le ore 20.00 in Via Mario Angeloni con un “cutter” in tasca e un “manganello telescopico” in auto.

Resistenza e oltraggio – Denuncia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale nei confronti di un cittadino tunisino E.M. del ‘87 che verso le ore 14.00 , in Piazza Vittorio Veneto si è opposto al controllo e, spintonando gli agenti, rifiutava di farsi identificare; condotto in questura è stato sottoposto, presso l’Ufficio Immigrazione a provvedimento di Espulsione.

Arrestato 12 volte – Tratto in arresto un clandestino tunisino M. L. del ’67, in Italia dal ’88 ed a Perugia dal ‘96, ove è già stato arrestato per stupefacenti dodici volte ; deve tornare in carcere per scontare una pena residua di un anno e sette mesi .

Ragazza identificata 62 volte, minore affidato – Le “Volanti” hanno invece rintracciato due giovani “rom” nella zona di Collestrada che si aggiravano in via Maristella verso le ore 11 con fare sospetto. Condotti in Questura si accertava che la ragazza, del ’93, risultava già identificata 62 volte con 23 diverse generalità e il ragazzo, del ’98, annoverava due precedenti fotosegnalamenti. I due occultavano, tra gli indumenti intimi, lastre di plastica, ricavate artigianalmente dalla parte più ampia di flaconi di shampoo, che presentavano evidenti striature, segno inequivocabile che erano state utilizzate di recente per aprire le serrature, non chiuse con “mandate”, delle porte delle abitazioni. Per entrambi l’ennesima denuncia all' autorità giudiziaria; il minore è stato affidato ad un ente assistenziale autorizzato.