Perugia

Il Perugia di Bucchi “Vengo per vincere, subito”

Si è parlato di calcio propositivo propositivo ed errori del passato, ma soprattutto del futuro. Nella sala stampa del Curi, accanto al presidente Santopadre, martedì pomeriggio Cristian Bucchi, il nuovo allenatore del Perugia Calcio, spiega come la sua idea di squadra. Classe ’77, ex grifone dal 99 al 2002, il mister ha già le idee chiare.

La società. “Oggi un allenatore deve lavorare molto e non fermarsi mai”. Alla presentazione alla stampa di Bucchi, tanti giornalisti con tante domande. Che tipo di squadra vuole, che cosa chiede al presidente, come affronterà questo ruolo,  che cosa manca alla squadra per affrontare questo nuovo campionato? “Alla squadra non manca quasi nulla – chiarisce subito – forse bisognerà trovare dei nomi gg su cui puntare e che andranno a completare quello di buono che già c’è. Innanzitutto partiamo dalle basi, una squadra forte parte dall’umiltà”. Una società che vuole crescere e che punta sui giovani “Siamo un cantiere aperto, arriveremo al 27 agosto puntando a vincere, subito”. Si cura la tattica, la forza, la resistenza, la capacità aerobica, ma è fondamentale l’equilibro nelle capacità atletiche. Le redini di una squadra dopo due grandi allenatori, Bucchi non ha dubbi “Non mi spaventa avere questo ruolo, conosco bene quelle che possono essere le pretese di questa piazza, ma non è per me un peso ma uno stimolo”.

Santopadre . Il presidente cosa chiede al nuovo mister? “Di onorare la sua professione nel migliore modo possibile – spiega il presidente del Perugia Calcio – Non ha senso chiedere posizioni in classifica e vittorie. Siamo simili, abbiamo voglia di gloria e siamo ambiziosi. Spero che tiri fuori il meglio di se stesso”. E il nuovo mister cosa vuole dal presidente  ? “A Santopadre non posso che chiedere di non perdere questa passione e questa voglia che ha. Tutto questo entusiasmo, sofferenza e gioia, credo sia una merce rara”.

La squadra che sarà. Ma la stampa vuole qualcosa di più e Bucchi  cerca di soddisfarla “Sto pensando ad un modulo 4231, ad un gioco orientato sulle fasce ma anche davanti, prediligo una difesa a 4 ma nel corso del campionato si può cambiare qualcosa, specie in mezzo al campo. Cambiare significa avere cura di tanti dettagli, ogni allenatore studia alla perfezione gli avversari e rischi di essere prevedibile. I giocatori che andranno in campo saranno di volta in volta i migliori”. Novità anche per quanto riguarda la struttura medica. “Abbiamo fatto alcune nuove scelte per quanto riguarda il personale medico ed in particolar modo dei fisioterapisti che saranno due e poi ci sarà un medico h24 (Michele Bisogni). Abbiamo reso più professionale la struttura medica. Sullo svolgimento del mercato del Perugia, poche parole “Grande condivisione, un rapporto quotidiano con Goretti (club manager), ogni mossa la vivo da protagonista”.