Terremoto

Perduta Nursia, un profumo per far ripartire la Valnerina

Sono tutti giovanissimi ma hanno già le idee chiare: il loro futuro è a Norcia ed il terremoto non li ha scoraggiati. Carlo Alberto ha 14 anni, Alessandro, Francesca e Gianmarco sono ventenni. Dopo le scosse dello scorso anno hanno deciso di aprire un’azienda, una delle prime nuove attività economiche in Valnerina dopo il sisma, sicuramente la più giovane, puntando sul profumo dei fiori di Castelluccio.

La loro Norsiglia srl ha così dato vita al progetto “Perduta Nursia”: un profumo per l’ambiente ed un bagnoschiuma realizzati (in un laboratorio di Spoleto, per il momento) utilizzando le fragranze dei fiori di Castelluccio. Nei prodotti, racchiusi in una scatola in vendita a 25 euro unicamente su internet, ci sono anche delle note agrumate. Ma c’è soprattutto il coraggio di ripartenza di una comunità forte, come quella nursina.

“Dobbiamo dire grazie ad Alessandro, Carlo Alberto, Francesca e Gianmarco, che sono l’espressione della tenacia degli umbri e dell’attaccamento al proprio territorio” ha sottolineato la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, che ha preso parte questa mattina a Palazzo Cesaroni alla presentazione dell’iniziativa. “Questi ragazzi – ha detto la presidente Porzi – tutti giovanissimi, hanno messo in campo un’iniziativa che sta riscuotendo apprezzamento da tutta Italia e che restituisce l’idea del grande amore degli umbri per le proprie radici. Un’idea nata da un gioco e che è voluta partire da quello che la natura può offrire, mettendo poi a sistema tutte le loro competenze. Così è nata ‘Perduta Nursia’, la linea presentata e che, grazie alla collaborazione della Cna, sarà presentata anche a Milano. L’auspicio – ha concluso – è che questa realtà, così come l’azienda della 25enne Benedetta Coccia, che produrrà lenticchie, possano avere la fortuna che meritano”.

Volontà di ripartenza, quindi, ma anche di promuovere il territorio (“Perduta Nursia” fa riferimento al Pian Perduto di Castelluccio), puntando anche all’ambiente, tanto che il packaging è tutto riciclabile e le bottiglie dei prodotti appositamente in vetro. “L’idea è nata per gioco ma abbiamo raggiunto traguardi che non ci aspettavamo. Noi da questo territorio non ce ne andremo mai” hanno spiegato i quattro ragazzi.