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PER IL CONSIGLIERE COMUNALE MIRKO MENICACCI “LA SINISTRA NON HA VINTO GRAZIE AL VOTO DEI CITTADINI TREVANI”

di Mirko Menicacci (*)

“Il risultato della elezioni comunali lascia nel centrodestra trevano un grande senso di amarezza per aver visto sfumare un risultato storico per soli 14 voti.
Al tempo stesso, però, anche se il centrodestra non ha vinto la sfida elettorale, certamente ha vinto la sfida politica, guadagnando più di 300 voti rispetto a 5 anni fa.
A fronte di questo fortissimo aumento, in controtendenza rispetto al dato nazionale quindi ancora più importante, si riscontra un’emorragia di 600 voti per l’affarista e clientelare sinistra trevana che, come tutti sanno, non ha vinto grazie al voto dei cittadini Trevani.
C’è stata un’azione scientifica e studiata a tavolino, volta ad intercettare il voto di una 30 di cittadini stranieri, probabilmente anche approfittando della loro situazione socio-lavorativa, che sono stati fatti iscrivere in fretta ed in furia proprio negli stessi in cui si votava, alle liste elettorali aggiuntive.
La fine della sinistra trevana è sotto gli occhi di tutti; cosciente della sicura sconfitta ha messo in lista voltagabbana e persone che in passato si sono rese protagoniste di atti non proprio esemplari e mentre un tempo portava a votare anche i vecchietti sul letto di morte, ora si è specializzata con i rumeni.
Ma nonostante tutti questi disperati espedienti, il dato politico è chiaro: per la prima volta la sinistra trevana tracolla sotto il 50% e si verifica un fatto che nessun può far finta di non vedere, né tanto meno il nuovo sindaco: chi amministrerà il comune di Trevi per i prossimi anni rappresenta la minoranza dei trevani, avendo preso la propria lista solo il 46%.
La maggioranza dei trevani non ha votato per chi amministrerà il comune di Trevi! Il voto, quello libero, consapevole e senza condizionamenti, non è andato alla lista vincitrice.
Questo dato per la nuova amministrazione è pesantissimo e nella distribuzione delle nuove responsabilità istituzionali il nuovo sindaco ne dovrà tener conto, altrimenti terrà fuori dalla gestione della cosa pubblica la maggioranza dei trevani. Diversamente calpesterà, sapendo di farlo, la volontà dei cittadini liberi e partirà col piede sbagliato”.

(*) Consigliere comunale Pdl-Trevi