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PDL SELLANO CRITICO SULLA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE “I SAPORI DELLA TERRA DI MEZZO”

di Stefano Ansuini (*)

Lo scorso 24 e 25 luglio si è svolta a Sellano, anche se pochi se ne sono accorti, la IV° edizione della mostra mercato ” I sapori della terra di mezzo “. Un evento che avrebbe dovuto rilanciare l'immagine e l'economia del nostro territorio, ma che invece, frequentata da pochissimi visitatori, tant'è che nella tarda mattinata di domenica già molti espositori se ne sono andati, è stata l'ennesima occasione persa. Non si capisce come mai manifestazioni simili tenute in altri Comuni della Valnerina (Vallo di Nera e Preci) fanno quasi 10.000 presenze e noi ci dobbiamo accontentare di 400/500 visitatori. L'evento è stato inoltre completamente oscurato dall'inauguarzione del plesso polifunzionale inserito nella 2 giorni della mostra. Forse il nostro sindaco in crisi di astinenza da palcoscenico o di apparire in qualche telegiornale regionale, anticipa l'inaugurazione di una struttura non ancora finita, che sarebbe stato più logico farla il giorno in cui gli alunni faranno il loro rientro nella nuova scuola ubicata all'interno del plesso. Il paradosso è che, inauguriamo oggi una scuola ma la stessa non sarà pronta per quando inizia l'anno scolastico. Perché spendiamo allora questi soldi inutilmente? Forse perchè l'estate è ancora lunga e i problemi da far dimenticare sono tanti, quindi pensiamo ad altro, è questo il ragionamento che il nostro sindaco dovrebbe aver fatto. Infatti immerso nei tanti problemi che il nostro territorio vive, è più facile spendere quasi 12.000,00 euro per accendere i riflettori un giorno piuttosto che usarli per risolvere problemi strutturali ed endemici di questa comunità. Ritornando all'inaugurazione, nel dibattito, i relatori: Sindaco di Sellano, Assessore Regionale Riommi e la Presidente Regionale Marini non hanno mancato di esaltare il modello di ricostruzione post terremoto 1997 Umbro rispetto a quello recente dell'Aquila. Certo queste dichiarazioni fatte in un altro Comune (Assisi Foligno) ci potevano anche stare, ma fatte a Sellano dove dopo 13 anni, ancora si vive nelle casette di legno, le scuole stanno dentro a strutture temporanee, il centro storico ancora quasi del tutto disabitato e comunque con molte case da completare e con le infrastrutture ancora da appaltare, è veramente una presa in giro per tutti quei Sellanesi ancora alle prese con la ricostruzione.

(*) Capogruppo Pdl Sellano