Elezioni 2018

PD Terni, ‘rivoluzione’ dopo il disastro elettorale? | Possibili dimissioni della Giovannelli

Dopo la ‘Caporetto’ elettorale alle ultime amministrative, il Pd di Terni cerca di risorgere dalle ceneri di una deflagrazione prevedibile, ma non in queste proporzioni.

La notizia è che, dopo la scudisciata arrivata direttamente dalla Governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, che ha definito la classe dirigente ternana “incapace a fare uno scatto in avanti”, la Segreteria ha convocato l’assemblea comunale per il 28 giugno, subito dopo l’esito del ballottaggio.

Oltre all’analisi del voto, ci saranno anche comunicazioni da parte della segretaria Sara Giovannelli, comunicazioni rispetto alle quali c’è molta attesa per capire quale sarà il destino del PD di Terni.

Molti hanno già ‘preso le distanze’ dal partito; tra gli ‘addii’ più illustri le dimissioni di Andrea Cavicchioli da capogruppo del consiglio comunale; tra quelli più clamorosi quello ‘al veleno’ di Valeria Masiello; l’ultimo in ordine di tempo quello di ieri di Sandro Piccinini che si è dimesso da presidente dell’assemblea.

Non si ha ancora la percezione chiara di quale sia la volontà dei vertici locali, cioè se alla prossima assemblea la Giovannelli vorrà fare la conta di un’eventuale maggioranza, oppure rassegnerà le dimissioni dall’incarico.

Non è escluso che Sara Giovannelli possa aver già deciso di dimettersi e che non sia a presiedere l’assemblea da lei convocata per il prossimo 28 giugno o che sia lei stessa a comunicare la decisione.

Sicuramente sarà un’assemblea infuocata, con le mozioni di minoranza che non hanno nessuna intenzione di abbandonare la battaglia intrapresa ormai da tempo nei confronti di una dirigenza dalla quale non si sentono più rappresentati.