Anche Spoleto ha partorito il piddì. E’ terminato poco fa lo spoglio delle schede che hanno decretato, fra le altre, le liste degli eletti al Consiglio provinciale. Buono l’afflusso, che ha registrato quasi 1.000 votanti, sui 3.200 che lo scorso novembre avevano dato vita al Pd. Un risultato più che apprezzabile se si pensa che a rovinare la giornata ci si è messo anche il ‘solito’ servizio postale: intere zone della città infatti non hanno ricevuto la cartolina per votare oggi per i vari consigli. Ma andiamo con ordine. I delegati provinciali eletti sono Fausto Libori (Margherita), Simona del Bello (Margherita), Giandomenico Montesi (Margherita), Massimo Alimenti (Ds), Manuela Albertella (Ds), Roberto Loretoni (Ds) e Daniela Tosti (Ds). Ad un certo punto della giornata si è pensato che potessero essere quattro le donne elette, alla luce dei voti che stava riportando Carla Rambaldi che sembrava aver la meglio su Giandomenico Montesi. Ma già dalla metà del pomeriggio, forse anche grazie a qualche richiamo ufficiale, Montesi ha raddrizzato la corsa conquistando lo scranno perugino. Senza problemi, in caso Margherita, Fausto Libori e Simona Del Bello. Passano alla grande Massimo Alimenti, Roberto Loretoni. Nella sfida rosa interna alla quercia, Manuela Albertella ha surclassato Daniela Tosti.
Fin qui i delegati provinciali, in attesa che le sezioni procedano alla nomina dei segretari e a quella del segretario comunale. Ma per questo bisognerà attendere la prossima settimana, anche se i giochi e gli accordi sembrano ormai raggiunti. A Fabrizio Luchetti (Margherita) andrà la presidenza della assemblea cittadina, mentre Dante Andrea Rossi (Ds) sarà il nuovo segretario comunale che potrà avvalersi, quale vice, di Margherita Lezi (Margherita). Non resta che registrare il nome del capogruppo consiliare del piddì che, a meno di clamorosi ripensamenti, dovrebbe essere Franco Di Marco (alcuni rumors davano per probabile la nomina di Marco Rutili). Ma i diesse hanno posto un condizione destinata a sollevare non poche polemiche, ovvero un posto di rilievo per l’ex capogruppo della quercia Amedeo Marcelli. L’unica possibilità è sollevare la questione dei due socialisti che siedono alla Presidenza del Consiglio: il presidente Vanni Castellana e la vice presidente Patrizia Colangeli. A farne le spese, a sentire i veltroniani, sarà proprio quest’ultima, alla quale verrà richiesto nelle prossime ore di dimettersi.