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Patto sicurezza / Bocci “a Perugia reati in calo / “Meglio di Ancona” /

Sono dati importanti quelli snocciolati questa mattina nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori a Perugia da parte del sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, in conferenza insieme al sindaco Andrea Romizi. Dati appunto che sottolineano come la sicurezza, e la sua percezione, stiano cambiando a Perugia. E quanto le forze dell’ordine siano riuscite a portare a termine con le numerose indagini, grazie anche alla collaborazione di tutte le istituzioni. Alla conferenza erano presenti il prefetto Antonella De Miro e i rappresentanti delle forze di polizia.

Una città pilota – Il capoluogo umbro può diventare così una “città pilota” per il tema della sicurezza in ambito nazionale. Non solo perchè prolungamento di una terra di frontiera, dove la presenza di comunità multietniche nasconde a volte alcune sacche che possono sfuggire dal controllo regolare del territorio, ma anche come città che ha dimostrato di soffrire nel tempo di pericolose infiltrazioni. “Il trend – ha sostenuto il sottosegretario Bocci – mostra un decremento del 11,8% dei crimini rispetto ai 12 mesi precedenti. Sono diminuiti i reati legati alla droga (-9,1%), i furti (-16,9% quelli in casa; -28.4% i furti di auto; -18.1% quelli “con strappo”). Si sono verificate due rapine in meno in banca rispetto allo scorso anno, così come sono calate anche quelle negli uffici postali (-33%) e quelle compiute nelle vie pubbliche, quasi sempre ai danni di anziani e donne quindi particolarmente ”fastidiose”, che hanno fatto registrare un meno 44%. Tutto ciò dimostra che le istituzioni hanno fatto un lavoro straordinario“. Dati dunque che fanno pensare al fatto che una città come Ancona, per quanto le Marche possano essere avvicinate ad una regione come l’Umbria, registri una percentuale di reati più alta rispetto a Perugia. Romizi ha ricordato che “il Patto per la sicurezza è in scadenza e tutti siamo impegnati per trovare punti su cui lavorare“.

E’ così che Governo e Comune stanno delineando alcuni temi per il prossimo Patto. Il pensiero va naturalmente quanto anche la Regione sta facendo di concerto con l’università attraverso la multilevel security, per riuscire a monitorare quanto accade in città a margine della Stranieri e dello Studium, e provare in particolare ad arginare il fenomeno del consumo e dello spaccio di droga.

I cosiddetti “patti per la sicurezza” sono in realtà “programmi straordinari di incremento dei servizi di Polizia, di soccorso tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini”. Nascono sulla base delle indicazioni della Finanziaria: fu lo stesso Ministero a stipulare, il 20 Marzo 2007, un “Patto per la Sicurezza” con l’ANCI Nazionale, che costituisce l’accordo quadro di riferimento per tutti gli accordi locali firmati successivamente.

Tra i punti del prossimo Patto per la sicurezza, Bocci ha elencato indicato un sistema di controllo della “rete delle attività commerciali per individuare i cambi di proprietà”. “Elementi fondamentali per le forze dell’ordine” ha sottolineato il sottosegretario. Nel mirino poi anche gli appalti e l’edilizia, settore nel quale a volte gli investimenti sono “di dubbia provenienza“. “Gli altri aspetti sui quali stiamo lavorando – ha aggiunto – sono un’azione per la tutela della legalità negli appalti pubblici, iniziative analoghe per edilizia e urbanistica e il contrasto all’immigrazione irregolare e all’abusivismo”. “Perugia – ha sottolineato ancora Bocci – può essere un modello nel panorama nazionale”.
Il prefetto ha poi sottolineato “la necessità di sinergie tra apparati dello Stato ed enti locali“. Ha poi evidenziato l’impegno delle forze di polizia e quello suo personale per la sicurezza.

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