Categorie: Cronaca Foligno

Patata Rossa di Colfiorito: produzione a rischio / I cinghiali hanno dimezzato le coltivazioni

Claudio Bianchini
La produzione della rinomata ‘patata rossa’ di Colfiorito, uno dei prodotti tipici più conosciuti ed apprezzati dell’Umbria, rischia di essere seriamente compromessa. A settembre si prevede un raccolto praticamente dimezzato rispetto alle precedenti stagioni, con una flessione che potrebbe anche sfiorare il 60% in meno. La colpa stavolta non è né delle condizioni climatiche né tantomeno di fattori ambientali: a minacciare un prodotto unico al mondo sono cinghiali ed istrici. I coltivatori della zona lanciano un corale grido d’allarme alle istituzioni competenti, per avviare un immediato e drastico piano di abbattimento dei cinghiali. A farsi portavoce delle istanze degli operatori agricoli della zona, è Giuseppe Angeli che punta il dito anche contro i rimborsi pubblici, bollati come irrisori. “Tutto l’altopiano di Colfiorito è minacciato dalle incursioni di questi animali – fa sapere – dalla zona di Pisenti, Seggio e La Franca sino ai piani di Ricciano. Alcune aziende si ritrovano con produzioni ormai praticamente compromesse con oltre il 70% di prodotto fatto fuori da cinghiali ed istrici. Se in campi di due ettari resta un quarto di raccolto, alla fine sono più le spese che i guadagni”. C’è forte malcontento anche sulla stima e la conseguente liquidazione dei danneggiamenti. “Noi non vogliamo l’elemosina da nessuno, se gli enti competenti non provvedono a contenere questi branchi di animali selvatici come dovrebbero fare, poi non possono cavarsela con rimborsi irrisori – spiega Giuseppe Angeli – offrendoci magari poco più di duecento euro per danni da circa quattromila”. Insomma, oltre al danno anche la beffa. Ma gli agricoltori degli altipiani plestini non ci stanno e annunciano azioni legali per difendere i propri terreni e fare ricorso contro risarcimenti considerati del tutto inadeguati. Negli ultimi anni, specialmente a seguito dei tragici eventi sismici, la ‘patata rossa’ di Colfiorito era riuscita a conquistare un’importante nicchia di mercato, come fiore all’occhiello della zona montana folignate. Proprio per questo un crollo dell’offerta potrebbe compromettere l’intero settore agroalimentare dell’area.