Città di Castello

“Passeggiatrici” a Cerbara, è ancora scontro Sassolini-Bassini | Botta e risposta su presunto racket

Situazione rovente quella riguardante il caso delle “passeggiatrici” di Cerbara, portato all’attenzione dello scorso Consiglio comunale da Cesare Sassolini (FI). Durante la seduta della Commissione Servizi di ieri (giovedì 20 settembre) sui migranti, infatti, la coordinatrice per Arci Solidarietà Ora d’Aria dei progetti di accoglienza straordinaria Barbara Pilati ha risposto così al consigliere forzista, che ha chiesto se si potesse parlare di vero e proprio “racket”: La quasi totalità delle donne che arrivano dalla Nigeria – ha detto la Pilati – fuggono dalla tratta di esseri umani, un fenomeno che meriterebbe un approfondimento a parte. Ci sono comunque progettualità già attivate a riguardo e stiamo lavorando per preservare sia la comunità che le vittime degli sfruttatori. Le accompagniamo anche da un punto di vista della loro salute nelle strutture pubbliche italiane e per eventuali sindromi, come la tbc, scattano in automatico dei protocolli”.

La Pilati ha confermato i miei timori sulla quotidianità delle ragazze: – ha dichiarato oggi Sassolini – le giovani “si offrono” e i soldi che le migranti racimolano vengono poi inviati ai propri aguzzini nei Paesi di origine“.

Nello scorso Consiglio comunale del 10 settembre il consigliere forzista e l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini avevano avuto un acceso confronto sull’argomento, con il primo che aveva chiesto addirittura le dimissioni del membro della giunta Bacchetta. “La Bassini aveva addirittura messo in dubbio le mie capacità politiche. – aggiunge Sassolini – Ieri, in Commissione Servizi, svelata la triste verità, lo stesso assessore Bassini ha più volte cercato di evitare l’argomento non indagando sulla situazione, né interrogando a fondo, pubblicamente, le Forze dell’Ordine presenti”.

Come già detto nella mia precedente interrogazione, le giovani migranti sono state più volte viste “passeggiare” e intrattenersi con automobilisti a Cerbara. Credo che assecondare la realtà sia la peggior difesa per queste ragazze che fuggono da un Paese e continuano a vivere lo stesso sfruttamento a Città di Castello. Non basta parlar loro di sanità e sessualità: se dietro c’è un racket che le sfrutta, le giovani continueranno a cercare un modo per pagare chi le minaccia

Sassolini non cerca la verità sul racket ma solo un titolo sul giornale” ha commenta poco fa l’assessore Luciana Bassini – “L’unico ad aver parlato di racket è stato lui. I lavori invece hanno chiarito a tutti, senza ombra di dubbio, come può testimoniare la registrazione e chi era presente, che il fenomeno tristemente da combattere è piuttosto la tratta di essere umani, da cui le migranti sono fuggite ed è per la loro protezione che lo Stato italiano le accoglie e le ospita attraverso progetti come quello attivato a Cerbara. Proprio per evitare equivoci e garantire una convivenza equilibrata con il contesto, tutti abbiamo concordato sulla necessità di approfondire l’argomento in una nuova e spero prossima seduta. Per questo non posso se non respingere al mittente come infondate le accuse di Sassolini nei miei confronti, invitandolo a considerare se anche la polemica politica più dura non debba evitare di strumentalizzare essere umani in difficoltà e pronti a rischiare la vita pur di lasciare il proprio paese”.