Città di Castello

Parcheggi gratis riservati a tre hotel per 30 anni, condannata ex comandante Polizia municipale

Per 30 anni hanno concesso 24 posti auto a titolo gratuito a tre hotel del centro storico di Città di Castello senza che il Comune ricevesse mai il dovuto corrispettivo per l’occupazione del suolo pubblico.

Per questo la Corte dei Conti, ieri pomeriggio (3 ottobre), ha condannato al risarcimento dell’Ente di Piazza Gabriotti la ex comandante della Polizia municipale tifernate e un ex responsabile dell’Ufficio Patrimonio, ritenendoli responsabili di danno erariale nei confronti .

L’occupazione “sine titulo” di quei parcheggi era stata addirittura contrassegnata da apposita cartellonistica e segnaletica orizzontale gialla (indicante il divieto di sosta eccetto che per i clienti dei tre alberghi) fino al maggio 2021, quando il nuovo comandante della Polizia municipale ne dispose la rimozione e segnalò di fatto la vicenda alla Procura.

Il Pubblico ministero, a novembre 2022, ha emesso l’atto di citazione in giudizio della ex comandante e del dirigente. La Procura ha poi quantificato il danno, tenendo conto dei canoni non riscossi ma prescritti, ed ha conteggiato le mancate entrate degli ultimi 5 anni (dal 2016 al 2021) di parcheggi illegittimi, per un totale di 77.655,57. Anche se complessivamente, nei 30 anni, il “debito” sarebbe ammontato a oltre 330.800 euro.

Nonostante la difesa della ex comandante avesse sostenuto come il codice della strada nel 1991 prevedesse eccezioni al divieto di sosta senza pagamento di canone (non previsto dal Cds entrato in vigore nel 1993) per la magistratura contabile sono emerse “condotte gravemente omissive da parte del responsabile del Servizio di polizia municipale, per non avere contestato né la detenzione trentennale in assenza di autorizzazione né l’occupazione di spazi non assegnati; invece, – si legge ancora nella sentenza – era onere del responsabile del competente Servizio Patrimonio provvedere alla riscossione delle relative indennità”.

Inoltre per la Corte dei Conti “un’amministrazione pubblica non può riservare appositi stalli di sosta ad una struttura ricettiva, in quanto questi risulterebbero non funzionali al pubblico interesse collettivo, necessario ed attuale”. Ecco perché alla fine l’ex comandante e il dirigente dovranno sborsare rispettivamente 38.827 euro (metà del danno totale, oltre 77mila euro) e 19.413 euro per risarcire il Comune.