Perugia

Palazzi del Giubileo abbandonati a San Sisto, il caso arriva a Roma

Sono 140 gli appartamenti realizzati a Perugia con i soldi del Giubileo del 2000 che attualmente versano in uno stato precario. Dopo l’esposto presentato in Procura dal consigliere comunale Carmine Camicia, il parlamentare pentastellato Filippo Gallinella porta il caso a Roma, attraverso un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Economia e delle Finanze “affinché verifichino – spiega – la compatibilità dell’attuale situazione degli edifici con quanto previsto dalla legge 270 del 1997, in particolare in riferimento al comma 4 dell’articolo 1, e solleciti il Comune di Perugia affinché valuti una nuova destinazione delle palazzine di San Sisto, con l’obiettivo di non abbandonare strutture realizzate con risorse pubbliche, che dovrebbero e potrebbero concretamente essere destinate a scopi sociali”.

In seguito al Giubileo, l’Inail aveva assegnato l’edificio di Via Pontani al Sodalizio di San Martino (attualmente una residenza per anziani), mentre i quattro stabili di San Sisto furono dati ad una società che successivamente li trasformò in un albergo. Diverse complicazioni giudiziarie, come l’arresto nel 2002 del direttore generale dell’Inail e il fallimento dell’impresa che aveva in gestione l’albergo, hanno condotto all’attuale completo abbandono delle palazzine.

Nel 2015, il consiglio comunale di Perugia – ricorda Gallinella – aveva avviato una discussione per valutare la possibilità di affidamento delle palazzine all’Adisu, l’Agenzia per il diritto allo studio universitario dell’Umbria ma, dopo diverse riunioni e la nomina formale di un tavolo tecnico formato da consiglieri comunali, Inail e Adisu, il progetto venne bloccato dalla Giunta del Comune di Perugia che ne reclamava la competenza. Nello stesso anno, le palazzine sono state in parte danneggiate da un devastante incendio le cui cause non sono ancora chiare.

Nonostante le numerose sollecitazioni da più parti – denuncia l’esponente pentastellato – il Comune non si è mosso, e allo stato attuale è ancora tutto fermo. L’unica certezza che abbiamo è che il complesso alberghiero è completamente in stato di abbandono, arrecando un grave danno economico e sociale alla città di Perugia, e per questo mi sono sentito in dovere di intervenire“.