Categorie: Città di Castello Cronaca

Padre Giuseppe Rosati officia messa di Ognissanti al circo Donato Orfei

Messa al circo sotto il tendone: la festività di “Ognissanti” celebrata in maniera inedita accanto ai birilli e cerchi dei giocolieri, le divise colorate dei clown, i cappelli e le bacchette magiche dei prestigiatori. Padre Giuseppe Rosati, frate cappuccino del Santuario della Madonna di Belvedere, conosciuto da tempo anche in ambito nazionale come il “frate clown” per la sua vicinanza al popolo circense, ha scelto il palcoscenico del circo Donato Orfei, da alcuni giorni a Città di Castello, per celebrare la santa messa e lanciare un originale appello ai numerosi fedeli presenti, in particolare alle famiglie e ai più giovani.

Venite al circo ad assistere ad uno spettacolo che vi lascerà senza fiato con il naso all’insù ed il sorriso sulle labbra. Gli artisti e tutte le persone che lavorano per allestire le strutture meritano attenzione e considerazione” – ha precisato padre Giuseppe nel corso dell’omelia rivolgendo un caloroso invito ai più giovani – Rinunciate a qualche ora di navigazione su internet, ai videogiochi o altre attività virtuali, venite al circo ad ammirare la bravura e la dedizione di queste straordinarie persone che si mettono sempre in gioco e si preparano al meglio per offrirvi uno spettacolo di grande suggestione che vale senza dubbio il prezzo del biglietto unica fonte di sostentamento per tutti coloro che a vari livelli sono coinvolti”.

Nomade di Dio. Così ama sentirsi e presentarsi il cappuccino che per anni si è messo in pista, sotto i tendoni del circo. Fra Giuseppe Rosati, nato a Spoleto nel 1955, ha sentito la vocazione al saio a vent’anni ed è diventato sacerdote nel 1985. Si dichiara fortunato per aver potuto vivere l’esperienza d’essere parroco di una parrocchia molto particolare, che si muove di continuo con le sue carovane: il mondo del circo. Ora, dopo molti anni passati con la gente del circo, dilettandosi nel fare il clown, è rimasto amico spirituale di alcune famiglie circensi. Quando ha qualche giorno di vacanza, torna fra “la sua gente”, come gli piace chiamarla: “Anche il vescovo – ha concluso Padre Giuseppe – ha condiviso con la gente del circo un occasione di incontro e confronto attraverso la fede, come oggi ricorrenza di ognissanti, definendoli portatori di gioia”.