Categorie: Salute & Benessere Terni

Ospedale di Terni: il bilancio del primo anno di operatività della centrale di trigenerazione

570 tonnellate annue di CO2 in meno in atmosfera, 300mila m³ di metano, 222 TEP di energia termica e 145 TEP di elettrica risparmiati per un taglio complessivo del 10% dei costi in bolletta e la quasi totale autonomia energetica dell’ospedale. Con questi numeri si presenta il bilancio energetico e ambientale del primo anno di piena operatività della centrale di trigenerazione realizzata da Cofely, Gruppo GDF SUEZ, per l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni nell’ambito del contratto quinquennale, del valore di 3 milioni di euro, sottoscritto nel 2009 tramite la convenzione CONSIP per il servizio energia. La centrale – della potenza complessiva di 1,2 milioni di kWht – serve 6 edifici e 15 blocchi operatori per un totale di 238.666 m2; grazie a cicli combinati di caldo/freddo ed elettricità, fornisce energia elettrica, acqua calda e, nel periodo estivo, acqua refrigerata ai reparti e ha permesso all’ospedale di rendersi autonomo a livello energetico all’80% in periodo invernale, al 70% nel periodo estivo producendo ogni anno 8,3 GW di elettricità e 7,2 GW di energia termica. “L’obiettivo primario dell’Azienda Ospedaliera era di rinnovare il parco tecnologico per ridurre i consumi e l’impatto ambientale – commenta Sergio Tomasino, Direttore Generale Aggiunto di Cofely – l’innovazione principale di impianti complessi di questo tipo consiste nell’incrementare ulteriormente l’efficienza del sistema energetico nel suo complesso, ottimizzando le risorse a disposizione; la centrale di trigenerazione, infatti, utilizza l’energia prodotta dal combustibile primario, che in quanto metano è già meno inquinante dei combustibili liquidi, per produrre più forme secondarie di energia possibili: caldo, elettricità e freddo, tutte energie indispensabili per la “vita” di un ospedale e la sua continuità operativa in modo più sostenibile. Possiamo affermare che, con i dati di risparmio raggiunti grazie alla produzione combinata, la struttura fornisce così il proprio significativo contributo agli obiettivi del Pacchetto Clima-Energia”. La centrale e le relative tubazioni di collegamento con le sottostazioni sono stati costruite nell’arco di un anno tra fine 2009 e 2010; l’impianto è stato collaudato a fine 2010 per la produzione di energia termica (riscaldamento) e nella primavera 2011 per la produzione di energia frigorifera (raffreddamento). Cofely si occupa ora della sua gestione e manutenzione attraverso un sistema di telecontrollo che permette, attraverso 1.500 punti hardware monitorati, di ottimizzare e gestire al meglio la produzione di energia termica nel suo complesso (trigeneratore e le 2 caldaie in centrale termica), assicurando anche la reperibilità tecnica su guasto, grazie ad allarmi che raggiungono direttamente i manutentori per interventi tempestivi sul posto. Cofely si è occupata, inoltre, di installare analizzatori di fumo in continuo (come previsto da DPR 152/2006) per il controllo delle emissioni della centrale. Sempre nell’ambito del medesimo contratto Cofely si occupa, infine, anche dell’impianto di condizionamento e della gestione e manutenzione della rete idrica ed elettrica dell’Ospedale Santa Maria. In Italia Cofely ha realizzato altre due centrali di trigenerazione, una per l’Ospedale San Giovanni di Dio (Torregalli) di Firenze, la seconda per l’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro.