Orvieto

Orvieto, la strada romana diventa pattumiera

Comunicato Movimento 5 Stelle – Orvieto

In questi giorni il parcheggio di via Roma è oggetto di polemiche: da un lato i consiglieri dell’ex maggioranza di centro destra che attaccano la scelta di permettere i murales all’interno della struttura quando per regolamento andrebbero fatti in aree disagiate per recuperarle, dall’altro la becera reazione da sinistra con accuse d’ignoranza e richiami ad ideologie del passato francamente fuori luogo. Intanto però nello stesso luogo insiste un bene culturale, un’eredità storica che è l’antica strada basolata, di cui nessuno si cura e neppure si è curato nel passato. Certo non c’è alcuna affermazione politicamente “partigiana” a rendere decorosa la tenuta di una struttura monumentale e così, mentre continua lo scontro sulle immagini più o meno colorate apparse sui muri del parcheggio l’antica struttura scoperta nel 2008 e sottoposta a prima indagine dal prof. Bruschetti diviene una pubblica pattumiera senza che nessuno se ne curi, forse anche perchè si è troppo impegnati a parlare di arte di strada.

«Premetto che da consigliera ho votato favorevolmente all’istituzione di una provvista fondi per la StreetArt ed una regolamentazione che coinvolgesse giovani artisti al recupero di aree degradate. E va detto per onestà intellettuale che per quanto grigio e spoglio il parcheggio del centro storico non è sicuramente un’area degradata su cui intervenire pertanto mi spiace dover richiamare l’Amministrazione ancora una volta sui temi della tutela dei beni che abbiamo ricevuto in eredità dal passato chiedendo come è possibile non solo che non si siano raccolte adesioni attraverso le leve istituzionali, dall’Art Bonus ai progetti di filantropia ai fondi appositi che giacciono da noi inutilizzati in Europa. Ma soprattutto come è possibile che almeno il dovere di custodia sia stato ignorato lasciando che l’antica strada monumentale divenisse letteralmente la pattumiera del parcheggio. Altro che valorizzazione qui siamo allo sfregio di ciò che dovremmo tutelare. E mi si consenta di osservare che, qualora fosse stata realmente presente l’amministrazione, un progetto di street art o di arte contemporanea avrebbe potuto essere strumento di connessione, ponte tra i tempi, dalle antiche vie a quelle moderne che giungono nei parcheggi, invece abbiamo permesso tematiche che non c’entrano nulla ne con le antiche ne con le contemporanee destinazioni d’uso dell’area, insomma una sciocchezza su un’altra sciocchezza con gli interventi fatti evidentemente a caso, squalificando pertanto i talenti che gli artisti hanno messo a disposizione. Quindi c’è un doppio richiamo a chi amministra che spero sia colto perchè vuole essere costruttivo: innanzitutto si tengano le opere del passato in condizioni di decoro e tutela, e per le opere contemporanee si proceda a dare indicazioni di merito e di tematica perchè possano essere inserite in un circuito e valorizzate. Nel frattempo si proceda subito a ripristinare la pulizia dell’antica strada.»