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Open Terni Festival: dal 21 al 23 ottobre la condivisione delle conoscenze informatiche

Riccardo Foglietta

Negli spazi del C.A.O.S. (il Centro Arti Opificio Siri) è in corso d’opera la seconda edizione dell’Open Terni Festival, manifestazione gratuita della durata di tre giorni (21–23 ottobre) organizzata dall’Associazione Culturale Terni GNU/LUG (GNU/Linux User Group), che ha l’intento di aprire la città di Terni ai benefici derivanti dalla condivisione delle conoscenze in tutte le sue forme, dall’informatica alla musica, dall’arte alla cultura in genere. La comunità Open Source, infatti, si prefigge l’obiettivo di fornire a tutti l’opportunità di avere strumenti gratuiti, sia copiabili che modificabili, senza incorrere nella violazione dei diritti d’autore. L’evento, inoltre, fa da cornice al Linux Day, una giornata dedicata al sistema operativo per computers GNU/Linux ed al Software Open Source in generale che si tiene in tutta Italia il penultimo sabato di ottobre. Quest’anno il Festival è arricchito dalla collaborazione con “Reset”, la prima web radio di sola musica sotto licenza Creative Commons (che offre sei diverse articolazioni dei diritti d’autore per chiunque desideri condividere le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”), che ha portato ad esibirsi nelle tre serate previste alcune delle migliori band italiane ed internazionali che hanno aderito a questa iniziativa, e che configura l’evento come il primo festival italiano dedicato alla musica libera dai vincoli del diritto d’autore. È da sottolineare come tutti i concerti in programma siano ad impatto ambientale zero grazie all’ausilio del “Carro delle Energie” di Sustainable Life Opportunity: tale “carro” è in realtà un gruppo elettrogeno in grado di catturare energia dal sole e dal vento per poi restituirla sotto forma di luce o suono. Questo tipo di energia rinnovabile ha alimentato la tournee “50 anni Suonati” di Paolo Fresu, producendo energia elettrica sufficiente ad alimentare ben cinquanta concerti; non solo, ma ha amplificato anche la musica di oltre 250 tra i migliori musicisti al mondo. Il programma del Festival prevede anche dei seminari divulgativi sull’utilizzo di GNU/Linux e del software libero, insieme a seminari più approfonditi rivolti agli addetti ai lavori, alle aziende ed a professionisti del settore. I temi affrontati sono quelli dell’uso creativo del software libero nel campo della grafica e dell’audio-video, della sicurezza informatica, dell’amministrazione di sistemi e della programmazione. Una mostra di Archeologia Informatica, inoltre, è stata allestita nelle stanze del Museo Archeologico, mentre al FAT è possibile usufruire di un open space dedicato al LAN Gaming, ovvero di uno spazio dedicato ai videogiochi in cui è possibile giocare in modalità multiplayer tramite una rete LAN (Local Area Network) nel quale i giocatori possono misurare la propria abilità dilettandosi con “Urban Terror”, “StepMania” o “SuperTux Cart”. Con questa tre giorni, in definitiva, la comunità Open Source tenta di promuovere l’idea di un modello di sviluppo aperto e trasparente, basato su tre principi fondamentali: la possibilità di condividere liberamente le conoscenze a disposizione, la responsabilizzazione di chi partecipa alla società dell’informazione e la tutela del pluralismo informatico.

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