Egr. Direttore,
Le giungano i sensi della nostra infinita gratidutine proprio nel giorno del suo genetliaco. Che possa dunque oggi sentire accanto a se il “calore” di coloro che giornalmente la ascoltano mentre distribuisce i compiti del giorno, lasciando tutti di stucco alla fine della consegna, poichè a nessuno è chiaro cosa fare, o che la temono durante le 50 o 100 telefonate giornaliere e terrorizzanti che servono a mettere tutti sul giusto binario. Salvo quando le si blocca la linea perchè le chiamate vengono puntualmente fatte mentre Lei varca la Somma, ed anche in quel caso nessuno ci capisce niente di quello che voleva dire. Che le sia di grazia il festeggiare nell'ultimo giorno dell'anno, quando tutto sta per cambiare e poi, come si stappa l'ultima bottiglia di spumante, tutto è come prima e forse anche un pò peggio. Ecco noi della Redazione, biblicamente in queste occasioni, ricordiamo ai suoi critici di “non guardare il tappo negli occhi del vostro vicino mentre avete la vista celata dall'albero di sughero”, giusto per rimanere in tema di stappamenti. Ed è per questo che le promettiamo che Ella avrà sempre l'ultima parola ed anche il diritto di vita e di morte, jus primae noctis escluso, sull'intera Redazione, e tutto questo per i risultati raggiunti che le danno ragione. Le raccomandiamo di non eccedere in libagioni e di non cedere alla tentazione della carne…si, insomma del cotechino con le lenticchie ecco! Si mantenga intatto nello spirito, che lo scorrere degli anni non la intacca minimamente nella tigna. In fondo è sempre il Direttore, non v'è dubbio.
E noi tutti in coro intoniamo un canto augurale “Perchè è un bravo ragazzo, perchè è un bravo ragazzo. Perchè è un bravo ragazzooo…nessuno lo può accopparr…” ( Si gratti pure).
La Redazione
P.S. Se potesse non licenziarci, grazie !