Categorie: Cronaca Foligno

Nuova vita per la Torre dei Cinque Cantoni: centro infanzia, sede per associazioni e osservatorio stellare

Claudio Bianchini
E’ tutto pronto per la completa rinascita dello storico complesso Torre dei Cinque cantoni – Orti Jacobilli. All’interno della torre medievale è già pienamente operativo da anni, l’osservatorio astronomico comunale gestito dall’associazione Antares: dotato di un telescopio riflettore di 30 centimetri di diametro e di 3 metri di lunghezza focale, con una fotocamerca Nikon D50, filtri per l’osservazione del sole e una webcam per l’osservazione della luna e dei pianeti. Un’attività che, grazie alla collaborazione del professor Roberto Nesci, ex docente di astrofisica all’università La Sapienza di Roma, sta diventando un punto di riferimento nazionale. Il corpo centrale della rocca, è diventato il nuovo quartier generale del Club Alpino Italiano, che da metà marzo vi ha insediato la propria sede, la sala conferenze, gli uffici, il magazzino ed altri locali necessari all’attività della vasta sezione territoriale, che conta oltre trecento iscritti. Spazi che verranno utilizzati, almeno in parte, anche dall’associazione socio-culturale di quartiere Le Puellae, sia per l’attività istituzionale che per iniziative rivolte ai residenti della zona. E resta confermato anche il progetto di allestire un centro ricreativo per bambini, nei locali al piano terra. A ribadirlo è la stessa dottoressa Maria Frigeri, assessore all’Infanzia del Comune di Foligno. “Il progetto dovrà slittare almeno al prossimo anno – fa sapere – ma intanto siamo riusciti a reperire risorse che stanzieremo già nel bilancio in elaborazione. Serviranno per sistemare gli ambienti, particolarmente degradati a causa dell’umidità, e riadattarli alle nuove esigenze della struttura. Non si tratterà propriamente di un asilo – spiega l’assessore Frigeri – ma piuttosto di un centro ricreativo, un servizio per le famiglie, integrativo agli asili nido, sul modello de ‘Il Colibrì’ già attivo in via Ferrero, dove vengono offerti servizi socio educativi con qualificati standard organizzativi’. Una volta finiti i lavori, potranno essere ospitati anche una trentina di bambini, sino ai cinque anni, a seconda della distribuzione di turni ed orari. Per l’area verde degli Orti Jacobilli, si pensa alla realizzazione di orti botanici ed iniziative legate al giardinaggio, sfruttando anche il progetto nazionale di recupero degli ‘Orti Urbani’ da affidare ad associazioni di volontariato, in sinergia con quella di quartiere, ed in collaborazione con lo stesso Cai, al fine di promuovere la socialità, e l’impegno diretto dei cittadini nella cura del verde pubblico.