Città di Castello

La “nuova stagione” di Bacchetta dopo 11 anni da sindaco “Non andrò in giunta”

Si è conclusa dopo oltre 11 lunghi anni l’era di Luciano Bacchetta che, da ieri (19 ottobre), è ormai diventato l’ex sindaco di Città di Castello in seguito alla recentissima elezione di Luca Secondi.

“Il mio futuro non è in giunta ma…”

Questa mattina (20 ottobre) lo “storico” primo cittadino tifernate ha voluto incontrare la stampa per fare un sunto delle due legislature da lui guidate e parlare anche di quello che sarà il suo prossimo futuro, “sicuramente non in giunta” ha precisato, anche se non ha escluso un possibile ruolo da presidente del Consiglio comunale: “Dovremo parlarne tutti insieme“.

“Secondi giusta esperienza e gioventù”

Bacchetta, che ha comunicato anche il decadimento da presidente della Provincia (una carica per la quale occorre proprio essere sindaco), ha parlato di una “campagna elettorale tesa, difficile, dura e anomala”, che ha però visto l’elezione di un nuovo sindaco “con la giusta esperienza e giusta gioventù, che sarà autonomo da quello precedente com’è giusto che sia: ognuno ha infatti la sua personalità e ogni sindaco è da solo con se stesso. Luca Secondi farà sicuramente un ottimo lavoro, nel solco (in alcuni casi) della continuità del lavoro che abbiamo intrapreso”.

“Alle elezioni avremmo dovuto vincere con molto più scarto”

L’ex sindaco ha però sottolineato un dato di queste elezioni – ovvero i soli 439 voti in più di Bassini – per il quale si è detto molto “dispiaciuto”: “Avremmo dovuto vincere con molto più scarto, perché il lavoro svolto in questi anni è stato proficuo e intensissimo, con decine di cantieri tuttora aperti, a cominciare dalle mura fino alle scuole. C’è un bilancio in uno stato di salute ottimo e partecipate comunali che chiudono in attivo da anni. Abbiamo risistemato tutto il centro storico da Porta Santa Maria a Piazza Gabriotti, fino al quartiere Prato. Sullo sfondo c’è il progetto di Piazza Burri che è stato interrotto dalla pandemia ma che il nuovo sindaco tornerà a mettere in cantiere insieme alla Fondazione.

“Pandemia affrontata bene dalla città”

Bacchetta ha poi parlato della Pandemia, “che ha portato tante difficoltà e problemi ma è stata affrontata bene dalla città, una delle poche con due centri vaccinali che hanno funzionato in maniera ineccepibile. La città, nonostante il Covid, vede gran parte della sua gente in buono stato di salute, una tenuta economica particolarmente positiva senza particolari chiusure“.

La “nuova stagione” di Bacchetta

Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – si apre nuova stagione. Fare il sindaco è stato affascinante, per un politico è il ruolo più bello ma anche il più difficile, mettendoci anche in mezzo, nel mio caso, un anno e mezzo di pandemia. Ora arriva il passaggio di consegne senza alcun rimpianto, perché credo di aver dato tutto me stesso, con i miei difetti e qualche pregio. Nel prossimo futuro sarò in Consiglio comunale e darò il mio contributo, auspicando che il lavoro della nuova assise sia meno turbolento di quello che ci ha preceduto. Ci sono tantissimi nuovi protagonisti, tra cui molto giovani, a cui auguro buon lavoro“.

“Centrosinistra riformista tifernate modello vincente”

Credo che il modello di Città di Castello, quello di un centrosinistra riformista, sia un modello vincente e, per quanto mi riguarda, insieme agli altri tenteremo di farne un architrave della politica regionale. Credo infatti che si debba aprire una nuova stagione anche dal punto di vista politico. Non siamo infatti ancora ad un punto di svolta definitivo, visto che il centrodestra è ancora la maggioranza elettorale in questa regione. Solo alcuni grossi errori commessi da quello schieramento hanno permesso una vittoria politica così schiacciante da parte nostra“.

La presidenza in Provincia

Bacchetta ha ringraziato anche la Provincia, attraverso la quale, con orgoglio, ha ricordato di aver realizzato lavori imponenti, dall’Apecchiese, alla strada dell Baucca fino a viale parini a Trestina. “Altri cantieri verranno aperti all’Itis o al Liceo Classico, un altro segnale importante che abbiamo dato. Abbiamo lavorato per dare a Città di Castello le condizioni che merita, investimenti significativi importanti“.

L’annuncio “Mi candiderò alla segreteria regionale del Psi”

Se i miei compagni saranno d’accordo – ha concluso – avanzerò la mia candidatura alla segreteria regionale del Psi, perché abbiamo assolutamente bisogno di una sinistra competitiva, e noi molto modestamente, con le nostre piccole percentuali, vogliamo contribuire ad una svolta per un cambio di rotta importante”.