Umbria | Italia | Mondo

Negozi, l’ordinanza Tesei non piace alla maggioranza

Questa volta l’ordinanza anti Covid firmata dalla presidente Tesei non piace alla maggioranza. In particolare, la stretta sui negozi nel fine settimana, considerata eccessiva. Con la chiusura dalle 14 del sabato e per tutto il giorno di domenica, anche al di fuori dei centri commerciali.

Tesei: ecco le ragioni del provvedimento

È evidente che in questa tipologia di Ordinanza il parere sanitario ha un’influenza determinate e che la volontà è quella di ispirare l’azione amministrativa al principio della massima precauzione al fine di garantire la mitigazione del contagio” aveva spiegato la stessa Tesei annunciando il provvedimento. Preso, è stato ribadito, sulla base del parere del Comitato tecnico scientifico e sentito il ministro Speranza.

Un provvedimento generato dal tentativo di limitare le uscite per lo shopping nel fine settimana, che diventano anche occasione per la socializzazione e quindi per possibili contagi.

Ma nella maggioranza, i due principali partiti, Lega e FdI, guardano agli effetti sulle casse degli esercizi, già fortemente penalizzati dalle chiusure delle ultime settimane.

La Lega: dalla prossima settimana sabato negozi aperti

Un’ora dopo l’annuncio dell’ordinanza, la Lega è uscita con una nota, annunciando che dalla prossima settimana i negozi sarebbero stati riaperti, il sabato.

Il capogruppo Lega Umbria in consiglio regionale, Stefano Pastorelli, dopo aver lodato i risultati delle misure anti Covid finora assunte dalla Giunta regionale, annuncia il prossimo ammorbidimento della stretta: “In considerazione del periodo di crisi economica dovuto alle conseguenze della pandemia, pur confermando l’esigenza di tutelare la salute delle persone e garantire le norme di sicurezza, mi farò garante come capogruppo Lega in Regione Umbria, presso la presidente Tesei, delle istanze provenienti dai proprietari dei cosiddetti negozi di vicinato. L’impegno che ci prefiggiamo, a partire dalla prossima settimana, qualora l’andamento delle nuove positività rapportato al numero dei guariti fosse confermato in Umbria, è quello di lavorare al fine di allentare le misure in vigore e consentire ai negozi di vicinato di poter rimanere aperti per l’intera giornata del sabato”.

Fratelli d’Italia all’attacco

Dopo una serata di riflessione, i consiglieri di Fratelli d’Italia Marco squarta ed Eleonora Pace impallinano il provvedimento con la chiusura dei negozi per quasi tutto il fine settimana. E chiedono senza mezzi termini “di modificare il divieto già per il prossimo fine settimana tenendo conto del fatto che gli esercenti già soffrono le limitazioni degli spostamenti tra comuni imposte dalla zona arancione. In più i commercianti si sono già dovuti adeguare alle disposizioni che prevedono la misurazione della temperatura corporea per i clienti, il contingentamento degli ingressi in base ai metri quadrati del negozio e l’obbligo di far indossare mascherine Ffp2”.

“Ci piacerebbe comprendere – proseguono gli esponenti di FdI – i criteri che hanno mosso il Cts a suggerire una simile decisione in quanto, secondo noi, si tratta di una decisione illogica adottata a fronte delle varie imposizioni alle quali i commercianti si sono adeguati sin dall’inizio senza battere ciglio. Ci risulta che l’Umbria, regione in cui si registra un miglioramento rispetto alle scorse settimane – concludono – sia l’unica zona arancione in cui gli esercenti vengono obbligati a tenere chiuso e per questa ragione chiediamo di annullare immediatamente il divieto già nel prossimo weekend”.

Clara Pastorelli dalla parte dei commercianti “Facciamoli lavorare”

E sempre tra le fila di Fratelli d’Italia, anche l’assessore al Commercio del Comune di Perugia, Clara Pastorelli, attacca il provvedimento e si pone a fianco dei commercianti: “É esagerato, facciamoli lavorare!!! Siamo gli unici in Italia, perché??? E’ un provvedimento illogico, una mazzata gratuita per tutti i commercianti che, già allo stremo delle proprie forze, non hanno la possibilità di incassare niente durante gli unici due giorni in cui avrebbero opportunità di farlo!!!!”.

Se i dati epidemiologici, come tutti ci aspettiamo, continueranno a migliorare in Umbria, i negozi probabilmente saranno riaperti, salvo diverse indicazioni nazionali. Ma se il virus non dovesse arretrare con evidente velocità, la Giunta venerdì prossimo si troverà a dover arginare anche un problema politico.