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Montane, debiti e vendite: i passi verso la liquidazione

Fabrizio Vagnetti resterà nella carica di commissario liquidatore unico delle Comunità Montane fino alla fine della legislatura regionale. Lo ha deliberato la Giunta regionale, prorogando l’incarico che sarebbe scaduto il prossimo 31 dicembre. Un lavoro complesso quello di Vagnetti, soprattutto per i conti in profondo rosso della Montana Trasimeno Medio Tevere.

Vagnetti ha fornito alla Giunta l’aggiornamento al 30 novembre dell’andamento del Piano di liquidazione unitario delle Comunità Montane. In via generale risulta, rispetto ai valori del 31 dicembre 2021, un incremento dell’avanzo e decremento del valore del disavanzo complessivo.

Approvati i rendiconti 2022, è stata portata in porto la riconciliazione delle partite debitorie e creditorie con AFOR. Ridotto il debito per quota TFR non accantonata.

Quanto alla Comunità Montana Trasimeno Medio Tevere, sono stati stralciati i debiti pendenti con l’Agenzia delle entrate di 67.497 euro.

Inoltre, in questo anno è avvenuto l’approvazione del regolamento per la vendita dei beni immobili e pubblicazione di bandi; la vendita di un capannone della Comunità Montana Alta Umbria per 142.557 euro; l’accordo con AFOR per affitto capannoni fin lì usati gratuitamente che porterà nelle casse della liquidazione 140.000 euro annui oltre ad una indennità una tantum di 35.000 euro; la stipula di contratti di affitto con altri enti pubblici e società partecipate che permetteranno alla liquidazione di incassare 80.000 euro annui circa.

Quindi, dopo la complessa e lunga fase iniziale di ricognizione e di ricostruzione del quadro globale e dello stato di fatto delle Comunità montane, si sta procedendo ed accelerando il percorso di miglioramento della situazione di avanzo e disavanzo al fine della necessaria liquidazione.