di Carlo Ceraso
Che Michelle e Barack Obama amassero la cucina italiana lo si sapeva. Ma che andassero pazzi per gli stringozzi è uno scoop per Spoleto. Per la verità la first lady, per tutta la campagna elettorale ha evitato di fare ogni riferimento alla cucina tricolore dando così ascolto agli spin doctor di Barack che non volevano apparisse, per questa sua debolezza, lontana dal popolo americano che ama hamburger e patatine fritte. A Washington il duo a stelle e striscie da sempre frequenta due ristoranti di gran classe come “Dal Bolognese” e “L’Antica pesa”. Gli stringozzi alla carbonara, divenuti un must in America dopo che Dasha Zhukova Abramovich li ha pubblicizzati sui siti americani, manderebbero letteralmente in estasi il neo presidente eletto e la first lady. Come anche Mariah Carey e Paris Hilton. Quanto al condimento, la carbonara servita ai vip in America è preparata con uova di quaglia: un piatto ritenuto troppo snob dai spin doctor dell’uomo più potente del mondo. Comunque la notizia ha fatto ben presto il giro dei quotidiani e telegiornali del mondo che hanno però trascurato l’origine spoletina della pasta asciutta. Al massimo si sono limitati a riportare che si tratta di un piatto umbro. In realtà gli stringozzi appartengono alla storia culinaria della città del festival che proprio in questi giorni, nel corso della manifestazione “Spoleto Tipica”, ha presentato il “disciplinare tecnico” per la tutela di questo tipo particolare di pasta. Un evento, quest’ultimo, seguito dall’assessorato allo sviluppo economico guidato dal vice sindaco Daniele Benedetti: “non ho letto il lancio delle agenzie – dice Benedetti a Tuttoggi.info – ma non può che farmi piacere. Quella della cucina è una delle tante eccellenze del nostro territorio. Vedremo se e come poter far arrivare alla Casa Bianca delle confezioni di stringozzi nostrani e una copia della ricetta originale degli ‘stringozzi alla spoletina’ o ‘al tartufo’. Certo sarebbe fantastico se il presidente e la moglie potessero un giorno degustarli qui a Spoleto”. Una curiosità. Il sindaco Massimo Brunini, a quanto trapela, sarebbe prossimo a volare negli States. Che dentro la valigia metta una scorta della ormai famosa pasta?