Categorie: Economia & Lavoro Umbria | Italia | Mondo

Merloni: istituito coordinamento dei comuni interessati e eletti rappresentanti dei lavoratori

Il Comitato dei Lavoratori dello stabilimento di Colle di Nocera Umbra dopo l’assemblea del 12 Gennaio 2012, convocata per eleggere i delegati che rappresenteranno i lavoratori/ci Merloni che non sono stati riassunti dalla J.P Industries, comunica i nomi dei delegati che sono stati eletti: Brunetti Fabrizio, Canafoglia Mauro, Frate Franco, Tofi Gianluca, è stato inoltre eletto un coordinamento in rappresentanza di tutti i comuni interessati dalla vertenza Merloni. All’assemblea era presente l’Avv. Rosa Federici, alla quale è stata data la delega per un’istanza al Tribunale di Ancona per quanto riguarda il recupero crediti. A tutti coloro che non erano presenti e intendono avere chiarimenti a riguardo e firmare la delega , potranno farlo martedì 17 gennaio dalle ore 09.00 presso la sala comunale a Colle di Nocera Umbra, dove sarà presente l’Avv. Rosa Federici.
In seguito alle ore 10.30 il Comitato dei Lavoratori convoca una conferenza stampa in merito all’istanza presentata, perché – come si legge dall’ultimo comunicato – “non è più tollerabile il comportamento e le pressioni da parte dei sindacati nei confronti dei lavoratori/ci, nonostante e dopo aver gestito questa vertenza secondo noi nel peggiore dei modi, non ultimi i criteri di selezione dei 700 riassunti dalla J.P. Pertanto il Comitato dei Lavoratori sollecita nuovamente l’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi e la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini a convocare il Tavolo Merloni, perché i 1300 lavoratori/ci che non sono stati riassunti dalla nuova società pretendono delle garanzie e un impegno da parte delle istituzioni Regionali e Nazionali, a partire dal rinnovo della cassa integrazione straordinaria ” scadrà a fine maggio”, che dovrà essere rinnovata di 4 anni come è stata concessa ai 700 lavoratori riassunti dalla nuova società J.P Industries, inoltre, passare all’attivazione dell’Accordo di Programma e a quella reindustrializzazione di cui Istituzioni e sindacati ne hanno fatto il proprio cavallo di battaglia in questi anni.”