Cronaca

Mattarello, grembiuli e pane, don Giorgio Mariotti benedice le casalinghe

Acqua benedetta su grembiuli, pane, chiavi di casa, mattarelli e attrezzi di lavoro quotidiano: casalinghe di ogni età in chiesa per la prima benedizione collettiva in occasione di Santa Marta, patrona della “categoria”. L’inedito appello lanciato nei giorni scorsi da don Giorgio Mariotti, parroco di Nuvole-Piosina-Astucci, a presentarsi al cospetto della santa con gli “arnesi del mestiere”, è stato accolto da numerose massaie della zona al confine fra Umbria e Toscana.

Nella piccola chiesa di Astucci (frazione di Città di Castello), ieri mattina (domenica 30 luglio), l’intraprendente Don Giorgio (ex-commerciante 59enne che in tarda età, 9 anni fa, ha deciso di indossare gli abiti sacri) ha celebrato la messa in onore della santa. Numerose le persone accorse per l’occasione, organizzata dalla locale Pro-Loco, durante la quale, per restare in tema, si è svolta una sfida culinaria con farina uova e mattarello, per la migliore tagliatella preparata sotto gli occhi di una inflessibile giuria (pranzo per quattro persone e grembiuli in palio).

La funzione religiosa si è svolta all’aperto in un’area adiacente la chiesa dove è stato posizionato l’altare. “Come ci ha ricordato più volte Papa Francesco, il lavoro casalingo contribuisce anch’esso alla cura del bene comune – ha dichiarato don Giorgio nel corso dell’omelia dedicata alle regine della casa – Oggi abbiamo voluto dedicare un po’ di attenzione a Santa Marta di Betania, protettrice di casalinghe, domestiche, cuoche e albergatori. Marta, sorella di Lazzaro, l’amico che Gesù ha risuscitato, è infatti il simbolo dell’ospitalità. In lingua aramaica, Marta significa ‘signora’.”

In prima fila ad ascoltare la partecipata anche alcuni rappresentanti istituzionali, il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Tofanelli e il consigliere regionale Valerio Mancini. Anche il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, che ha confermato la sua presenza all’evento del pomeriggio dedicato alla figura sociale delle casalinghe, ha sottolineato la buona riuscita dell’iniziativa, “che è riuscita a rinsaldare i legami e le tradizioni di una comunità”.

Aspersorio alla mano, al termine della funzione religiosa, Don Giorgio Mariotti, affiancato dai diaconi, Lucio Crispoltoni e Giorgio Fiorucci, ha dispensato acqua santa su mattarello e grembiule, simboli del lavoro fra le mura domestiche, in bella mostra sopra l’altare e sulle teste chinate in silenziosa devozione dei fedeli, venuti a chiedere l’intercessione della santa e proseguire con maggiore forza e determinazione nell’opera silenziosa e quotidiana di pulizie, rammendi, cucina, spese e commissioni varie.

Don Giorgio Mariotti, definito anche il prete “hi-tech”, ogni anno nel mese di febbraio, celebra nella chiesetta di Nuvole, sempre a Città di Castello, una messa nel corso della quale benedice i cellulari, i tablet e i computer, in onore di San Biagio, protettore della gola, invocando appunto l’intercessione divina per chi usa quotidianamente gli apparecchi elettronici.