Valnerina

Malore Tesei, Lega contro le polemiche di Bianconi sulla sanità in Valnerina

I parlamentari umbri della Lega contro il consigliere regionale Vincenzo Bianconi dopo le sue parole in merito al malore occorso ieri alla presidente della Regione Donatella Tesei.

Inaccettabile il tentativo di certa parte della sinistra umbra di fomentare polemiche approfittando di uno spiacevole episodio legato alla salute della presidente Donatella Tesei”. Queste le parole di Caparvi, Marchetti, Alessandrini, Briziarelli, Lucidi, Pillon e Saltamartini.

Lega stigmatizza le parole di Bianconi

“Intendiamo stigmatizzare le parole del consigliere regionale Vincenzo Bianconi, – evidenziano i parlamentari leghisti – il quale, commentando quanto accaduto ieri a Preci, nell’esprimere frasi di vicinanza alla governatrice si è poi lasciato andare alla strumentalizzazione politica rispetto all’insufficiente copertura del pronto soccorso in Valnerina e all’assenza di guardia medica nel weekend. Peccato che nel far questo abbia stranamente “dimenticato” di specificare che la responsabilità delle criticità nei servizi sanitari in quelle zone, così come in altre parti dell’Umbria, non è certo di chi guida la regione da pochi mesi, ma di chi ha malgovernato per oltre 50 anni.

“Indirizzi le polemiche al mittente giusto”

Il riferimento è a quella sinistra incapace di dare risposte concrete a questi territori e totalmente inadeguata nel risolvere le numerose problematiche scaturite dagli eventi sismici del 2016 tra cui, appunto, quelli legati alla copertura sanitaria. Quella sinistra che, come emerso nell’ambito dello scandalo Concorsopoli, sembra aver utilizzato la sanità per puri fini elettorali, oltre a caratterizzarsi negli anni per aver ridotto servizi e chiuso ospedali. Tutto questo Bianconi stranamente non lo dice, sarà forse perché la sua candidatura alle ultime elezioni regionali è stata progettata per riportare al governo della regione quelle forze politiche che male hanno amministrato in Valnerina come in Umbria? Il consigliere faccia un passo indietro, chieda scusa alla Tesei e si preoccupi la prossima volta di indirizzare al mittente giusto le sue polemiche”.