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“Lotta senza classe”, CAOS presenta progetto sulla realtà Tk-Ast di Terni

Raccontare una macrorealtà complessa come quella della fabbrica TK-Ast di Terni attraverso l’analisi delle diverse microrealtà che al suo interno si trovano, è quanto ha fatto la giovane film-maker ternana Greca Campus nel suo “Lotta senza classe”, documentario che sarà proiettato venerdì 30 gennaio alle ore 18.00 presso la Sala dell’Orologio del Caos.

La pellicola segue le vicende di tre operai, Alessandro, trombettista jazz per passione e operaio per necessità, Stefano, 36enne impegnato a tempo pieno come delegato Rsu della Fiom dopo alcuni anni trascorsi a lavorare nell’area a caldo e infine Krishna che dopo aver lasciato nove anni fa la sua India in cerca di fortuna in Italia, ha trovato lavoro presso una ditta di subappalto.

Raccogliendo le esperienze, i sogni, le voci dei tre protagonisti, “Lotta senza classe” propone tre modi differenti di vivere la fabbrica, tre diverse realtà che se lette insieme restituiscono un vero e proprio spaccato della città di Terni e soprattutto del suo stretto rapporto di interdipendenza con la fabbrica TK-Ast.

Al pari di altre città italiane come Piombino, Taranto, Termini Imerese, infatti, Terni ha costruito la sua identità culturale attorno all’acciaio, a tal punto da essere difficilmente immaginabile senza di esso. Nel documentario si offre la rappresentazione della fabbrica come realtà fluida e multiforme, animata dalle storie, le passioni, le identità di quanti lavorano al suo interno, individui diversi tra loro, ma pronti ad unirsi in una lotta per il lavoro che non si identifica in una sola classe sociale. Una visione del polo industriale, questa, che mira a proporre un nuovo concetto di fabbrica, come luogo di cultura, con una sua storia e una sua identità.

Il lavoro di Greca Campus, nello specifico, è ambientato nell’arco di tempo compreso tra la fine del 2012 e giugno 2013, un periodo particolarmente critico per la città di Terni e per il suo polo industriale le cui sorti sembravano allora dipendere in maniera sempre più esclusiva dai movimenti delle grandi multinazionali europee.

È in questa fase che si colloca l’episodio del ferimento del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo durante una manifestazione organizzata dagli operai il 6 giugno 2013, dopo che la multinazionale finlandese Outokumpu che allora possedeva la fabbrica TK-Ast, aveva rifiutato le offerte di acquisto per le acciaierie di Terni, non fornendo dunque alcuna garanzia ai lavoratori circa i piani futuri.

Nel novembre 2013, come è noto, la Outokumptu ha di nuovo ceduto lo stabilimento alla Thyssen Krupp. L’idea che il futuro delle acciaierie e dunque dell’intera comunità ternana, a cui lo stabilimento è legato a doppio filo, siano nelle mani delle grandi multinazionali europee costituisce un nodo centrale del mediometraggio di Greca Campus.