Cultura & Spettacolo

Libri al Museo, alla Chiesa di San Francesco di Trevi si parla di Bernardino Gagliardi

La seconda edizione Libri al Museo, che si svolge quest’anno da maggio a giugno e settembre, inizia sabato 6 maggio 2017, alle ore 17,30, nella monumentale Chiesa di San Francesco di Trevi con la presentazione del IV Quaderno di storia dal titolo Bernardino Gagliardi-Gli affreschi del Chiostro dell’ ex Convento dei Frati Minori Conventuali di Trevi, a cura di Carlo Roberto Petrini. Il libro è stato pubblicato dalle Edizioni Era Nuova di Perugia.

Il volume verrà presentato dalla Prof.ssa Simonetta Prosperi Valenti Rodinò dell’Università degli Studi Tor Vergata – Roma. Saranno presenti gli autori dei singoli contributi: Raffaele Burocchi, Carlo Roberto Petrini, Silvia Rosati, Bernardino Sperandio e Paolo Virilli

La conclusione dei restauri delle lunette del chiostro dell’ex Convento dei Frati minori conventuali di san Francesco viene ora documentata dalla pubblicazione dal Quaderno di storia trevana, il quarto della serie voluta dall’amministrazione comunale per allargare e diffondere la conoscenza del nostro territorio.

E’ un volume dedicato alle opere pittoriche eseguite a Trevi dall’artista tifernate Bernardino  Gagliardi, nel 1645. Dopo un accurato intervento eseguito da esperti restauratori, per la prima volta viene offerta al visitatore una documentata e nuova lettura delle lunette dove sono raffigurati alcuni episodi della Vita di San Francesco.

Il recupero dell’intero ciclo di affreschi ha permesso una nuova lettura iconografica anche alla luce della riscoperta, sotto lo scialbo, di alcune lunette (come il ritratto del pittore in abiti da cavaliere) menzionate dall’antica periegetica locale, ora, descritte con efficacia documentale da Bernardino Sperandio. Nel volume viene analizzato lo stile dell’artista tifernate prendendo in esame anche alcune opere, fino ad ora inedite, della collezione Degli Oddi di Perugia, conservate presso la Fondazione Marini Clarelli Santi. Di queste tele, Silvia Rosati, alla quale si deve la prima monografia su Bernardino Gagliardi, ci offre una minuziosa descrizione. Carlo Roberto Petrini ripercorre la vita e la fortuna critica dell’artista. Conclude la serie di contributi, il saggio di Paolo Virilli e Raffaele Burocchi,che illustra gli interventi di restauro delle singole lunette.

Scrive il Sindaco Bernardino Sperandio nella presentazione “Il restauro conservativo ed estetico degli affreschi – che ha portato alla luce anche brani nascosti sotto gli scialbi, ha confermato l’autorità artistica del Gagliardi quale esponente di punta del Seicento artistico perugino. Allo stesso tempo l’intervento ha raggiunto lo scopo di valorizzare il complesso conventuale ricco di elementi di notevole interesse storico artistico, che presto diventerà il polo culturale della Comunità di Trevi. Oltre all’Antiquarium, al Museo della Civiltà dell’Ulivo e alla Pinacoteca, troveranno degna collocazione l’Archivio Storico Comunale, la biblioteca, la sala di lettura e la sala per conferenze”.

BERNARDINO GAGLIARDI (1609 – 1660) Nato a Città di Castello ed allievo di Avanzino Nucci (1552-1629), Bernardino Gagliardi è un artista dal proteiforme ingegno, che con la sua attività ha saputo veicolare in provincia le più importanti novità della pittura classicista bolognese e romana, traducendole in un linguaggio più popolare ma capace, al contempo, nei lavori maggiormente studiati, di creare opere di qualità notevole. Anche grazie alla sua capacità di inserirsi proficuamente negli ambienti più influenti, il tifernate, che nel 1640 ha ricevuto da Papa Urbano VIII l’onorificenza di Cavaliere della Milizia Aurata, è stato un pittore di grande successo, non soltanto in patria e in altre città umbre – prima fra tutte Perugia, dove Gagliardi, ottenuta la cittadinanza, è stato protagonista della vita politica, ha aperto una scuola ed ha ottenuto importanti commissioni – ma anche nelle Marche, a Bologna e, soprattutto, a Roma: proprio nell’Urbe, infatti, l’artista è stato annoverato fra i Virtuosi del Pantheon nel 1652 ed eletto Principe dell’Accademia di San Luca per l’anno 1655.