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'Le primarie le volevo anche io, ma con un programma condiviso' / Il sindaco replica a Sel

Claudio Bianchini

'Non è vero che io non volevo le primarie, non l'ho mai detto ed anzi, nella riunione dell'altra sera ho chiaramente ribadito la mia disponibilità. E non è corretto nemmeno dire che il Partito Democratico è contrario'.

Secca replica – Il sindaco Nando Mismetti ha voluto subito replicare ai comunicati diffusi in giornata da Sel e Rifondazione comunista 'Credo sia necessario fare alcune precisazioni, anche perchè non intendo stare al gioco di chi cerca di addossare la colpa al Pd – dichiara il primo cittadino – abbiamo sempre lavorato per l'unità della coalizione e le posizioni diverse rappresentano sempre e comunque un elemento di sofferenza, al di là delle condizioni poste. Il senso di responsabilità – prosegue nel ragionamento – deve appartenere a tutti.

Ero pronto alle primarie – Credo che all'incontro di coalizione alcuni abbiamo colto l'occasione per far uscire il fuoco che covava già da tempo sotto la cenere andando a cercare alcuni pretesti. Le forze del centrosinistra, ed io primo – sottolinea – ho detto di essere pronto ad affrontare le primarie del centrosinistra, pur se la maggioranza degli alleati avevano già espresso una convergenza sul mio nome.

Programma unitario decisivo – Ad ogni modo, le primarie si sarebbe dovute incentrate sulla scelta del candidato a sindaco, un candidato però – rileva Mismetti – che avrebbe dovuto portare avanti un programma condiviso ed unitario con posizioni chiare ed accettare da tutti. I presupposti devono essere questi – argomenta il sindaco – altrimenti rischierebbe di saltare tutto il giorno dopo.

Scatto d'orgoglio – Le primarie le ha inventate il Partito Democratico e credo che su questo non debba insegnarci niente nessuno, sono un grande esempio di democrazia e partecipazione ma non sono il solo e l'unico. Nell'ottica di una collaborazione e di un'alleanza inoltre – chiosa Mismetti – bisogna ascoltare tutti e venire incontro a tutte le esigenze, ma una posizione minoritaria non può dettare la linea a tutto il resto'.