Perugia

La sinistra di Katia Bellillo: i nomi in lista

Il primo stipendio da sindaco, Katia Bellillo, lo devolverà al capitolo di spesa delle emergenze sociali del Comune di Perugia. Solo che, prima, l’ex ministro dovrà arrivarci a meritarsi quello stipendio, superando la concorrenza degli altri candidati a sindaco in corsa verso Palazzo dei Priori. Facendo leva sulla voglia di sinistra (o sulla paura della destra) dei perugini. Ponendosi come alternativa alla sinistra annacquata del Pd.

Il piano di Katia Bellillo per arrivare a giocarsi un posto buono per Palazzo dei Priori è in due tappe. Arrivare al ballottaggio, soffiando a Giuliano Giubilei (ed alle due candidate diversamente grilline) l’investitura di sfidante di Andrea Romizi.

Per superare il primo ostacolo, Katia Bellillo ha chiamato a raccolta, sotto la lista “Perugia città in Comune”, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Possibile, La sinistra per Perugia, Pci, Altra Europa e Sinistra anticapitalista. Quella galassia a sinistra del Pd, da cui si staccò anni fa “quando capimmo che non si prendevano le distanze in maniera netta da certe logiche e situazioni”. I riferimenti al presunto sistema che la Procura di Perugia ritiene di aver individuato, decapitando il Pd, finiscono qui. Perché Katia Bellillo e coloro che la sostengono vogliono prendere le distanze da “certi sciacalli”, come Salvini, piombato a Perugia appena ha sentito l’odore del sangue dem.

Qualcuno ha anche tentato di agganciare la lista di Cristina Rosetti, sacrificata dal Movimento 5 stelle per fare spazio a Francesca Tizi. Ma il possibile accordo è naufragato.

Ma la sfida vera, per ora, è più con Giubilei e la coalizione di centrosinistra. Perché in ballo c’è il possibile titolo, appunto, di sfidante di Romizi, qualora il sindaco uscente non sfondi la soglia del 50 per cento. “Ci siamo candidati per vincere, altrimenti non parteciperemmo” ripetono Bellillo e i suoi. Convinti, anche alla luce delle recenti disgrazie altrui, di poter rappresentare una sorpresa. Insomma, non una candidatura di bandiera, giusto per far vedere che un po’ di comunismo ancora c’è.

Che poi, punti di contatto con Giubilei ci sono. Come sullo stop alla cementificazione, che a Perugia non ha avuto un colore politico, sottolineano. La riqualificazione delle periferie, la partecipazione dal basso. Temi su cui ritrovarsi, semmai, per preparare il ballottaggio. Magari riprovando a coinvolgere anche Rosetti.

Questi i candidati con cui “Perugia città in Comune” proverà a spingere Katia Bellillo: Pietro Alleri, Antonietta Alonge, Fabrizio Angelelli, Francesco Bindella, Carlo Ciampoletti, Antonio Ciani, Giuseppina Consoli, Marco Fisauli, Mirko Francescangeli, Roberto Ghiandoni, Stefano Goretti, Daniela Grilli, Alice Leombruni, Domenico Lizzi, Astolfo Lupia, Carlo Marsili, Carlos Ezequiel Medina, Andreina Panico, Francesco Parente, Elesio Pasquini, Vania Patacca, Ingrid De Castro Portougal, Daniela Radicchi, Silvia Ricci, Giuseppe Rossi, Veronica Salvini, Roberto Suero, Cristina Tiecco, Alberto Vagni, Stefano Violini, Francesca Zecchetto, Ilario Zoppitelli.