Categorie: Cultura & Spettacolo Spoleto

La Mama Spoleto Open, gli appuntamenti di martedì 24 al Chiostro San Nicolò

Un concerto omaggio alle sonorità USA anni 60 e le masterclass di John Moran, allievo di Philip Glass: questi gli appuntamenti di domani nel cartellone della MaMA Spoleto Open 2012, rassegna di arte internazionale, diffusa in diversi spazi e luoghi della città, aperta alle più diverse forme di espressione artistica.

Domani, martedì 24 luglio, ore 21.30, allo spazio del San Nicolò, concerto della Italian Surf Academy. Un trio, composto da Marco Cappelli (chitarra), Luca Lo Bianco (basso), Francesco Cusa (batteria) e la voce di Gaia Matteuzzi, nato dal puro piacere di rivisitare sonorità familiari ed evocative di tanto cinema caro a tutti. Partito per gioco nel 2010, un progetto alla ricerca di quel suono “surf italiano” nato negli anni in cui si guardava all’America del dopoguerra come all’Eldorado e si assorbiva e imitava tutto quanto provenisse da oltreoceano. Ambito privilegiato di questa ricerca è lo sconfinato repertorio musicale legato al cinema più popolare di quegli anni, in un viaggio che trasporta il pubblico a ritroso nel tempo, con raffinata piacevolezza e i piedi ben piantati, tuttavia, in una modernità molto “New York Style”. Lingresso è libero

Quello dell’Italian Surf Academy è uno dei primi spettacoli che si tiene allo spazio del Chiostro di San Nicolò, che fino al 19 agosto ospiterà un gran numero di straordinari spettacoli e concerti de La MaMa Spoleto Open. Accanto agli spettacoli, il suggestivo palcoscenico ospiterà anche una nuova versione dell’Osteria del Rossobastardo.

Sempre domani poi, alla residenza per artisti di Bazzano, iniziano le lezioni di John Moran, compositore e performer newyorkese, allievo di Philip Glass definito dal New York Times “uno dei principali artisti d’avanguardia del teatro e della musica americani”. Moran, che si esibirà allo Spazio Oberdan mercoledì 1 e giovedì 2 agosto, per il progetto speciale Amsterdam-Spoleto Exchange, lavorerà ad una serie di studi performativi inspirati a delle esperienze vissute ad Amsterdam.

Al Cantiere Oberdan si chiude, alle 17, la Wall Drawing Performance di Lemeh42 che spiega: “Le mie performance di disegno sui muri, hanno l’obiettivo di rivelare l’aspetto intimo del disegnare, non in un senso voyeristico, ma nella sua più pura forma, ovvero come espressione dell’essere umano”.