Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

LA CANTINA “SPOLETO DUCALE” APRE LE PORTE PER LA VENDEMMIA. LE DECISIONI DEI 400 SOCI

La cantina “Spoleto Ducale” apre le porte per tutto il periodo della vendemmia, permettendo a tutti di conoscere la lavorazione dell'uva e tutti gli accorgimenti tecnici che permettono di realizzare vini di qualità. E' solo una delle novità dell'azienda con sede a Petrognano, che comprende oltre 400 soci nel comprensorio spoletino e non solo, in contemporanea all'avvio della vendemmia. Nonostante si sia infatti già cominciato a raccogliere le prime uve (chardonnet e merlot), la vendemmia prenderà il via ufficialmente lunedì 22 settembre, con un ritardo di qualche giorno rispetto a quanto previsto a causa della pioggia. E sempre da lunedì aprirà le porte anche ai curiosi, come annuncia il direttore della cantina, Paolo Silvestri, che invita tutti a visitare l'azienda, situata a Petrognano di Spoleto, negli orari di apertura (9-13 e 15 – 19), ma principalmente nel pomeriggio, il momento in cui l'uva raccolta viene portata nella cantina. L'area dov'è attualmente situata la “Spoleto Ducale”, tra l'altro, vedrà presto la realizzazione di un nuovo fabbricato. Nel corso dell'assemblea dei soci che si è tenuta lunedì scorso, infatti, è stato approvato il progetto per realizzare una nuova struttura che ospiterà la linea di imbottigliamento, che ora verrà sottoposto alla Regione per essere finanziato con i fondi del piano di sviluppo rurale. Un progetto importante, come è stato riconosciuto nel corso dell'assemblea, per lo sviluppo della cantina “Spoleto Ducale”, che comprende anche la linea di produzione “Casale Triocco”, ed a vantaggio di tutto il territorio. Soddisfatto il presidente Roberto Angelini Rota, che spiega come sia “un passo molto significativo per il futuro dell'azienda”. Lo sviluppo della cantina, però, passa anche attraverso importanti novità dal punto di vista dei vini. Da quest'anno, infatti, verrà realizzato il Trebbiano Spoletino spumantizzato, che sarà pronto per Natale. La particolare cura del vitigno, per il quale la vendemmia è già iniziata, permetterà di produrre circa 30 ettolitri di questo particolare spumante, in tutto circa cinquemila bottiglie, come spiega l'enologa dell'azienda, la dottoressa Francesca Granelli (nella foto). I risultati comunque sembrano promettenti. “Quest'anno la produzione è ridotta rispetto al passato – evidenzia l'esperta della cantina – a fronte di una qualità molto elevata. Per valorizzare il prodotto è importante però raccoglierlo al momento giusto ed è per questo che il nostro agronomo controlla prima le curve di maturazione delle uve. In questo modo si evidenziano al massimo le caratteristiche del vitigno. Di solito – prosegue la dottoressa Granelli – è preferibile andare oltre la maturazione che anticiparla, tranne in alcuni casi, come per il Trebbiano spumantizzato”.