Perugia

“La caccia e i cacciatori meritano più rispetto”

Riceviamo e pubblichiamo queste valutazioni sulla stagione di caccia che si è aperta in Umbria fatte da appassionati cacciatori e rappresentanti di circoli e club venatori.

Domenica 19 settembre si è aperta la caccia. L’ennesima apertura all’insegna del più totale disprezzo, da parte della classe politica, nei suoi confronti. Eppure non dovrebbe essere così! La caccia dovrebbe meritare più rispetto. Se l’umanità è su questo pianeta lo si deve prevalentemente, se non esclusivamente, alla caccia.

E’ grazie alla caccia, alla necessità di essere più veloci per stare appresso alle prede e ad avere le mani libere per colpirle che si è passati dall’Australopithecus Ramidus, a quello Africanus prima e all’Homo Habilis ed Erectus successivamente.

E’ grazie alla caccia che dalla notte dei tempi a tutto il secondo dopoguerra milioni di persone non sono morte di fame o di malattie (pellagra su tutte)

Ed è sempre grazie alla caccia (ed ai cacciatori che annualmente spendono migliaia di euro per l’acquisto di selvaggina a scopo di ripopolamento e di ore di lavoro per rendere l’habitat per questi animali meno ostile) che, probabilmente, possiamo ancora ammirare nelle nostre campagne lepri, fagiani… Mentre per i piccoli volatili insettivori e granivori (passero, fanello, fringuello, cardellino) per i quali la caccia è vietata dal lontano 1995, la situazione si fa sempre più precaria e si sta andando verso l’estinzione!

Eppure nonostante questo, nonostante tutto questo, la caccia ed i cacciatori sono disprezzati, vessati e vilipesi. C’è persino chi vorrebbe eliminarla! Sedicenti paladini dell’ambiente che hanno soppiantato lo slogan del padre dell’ambientalismo “uccidere il leone per salvare i leoni” con il più altisonante “la natura si governa da se”! Meravigliosi personaggi … Oltre a non sapere una “acca” di niente e, di conseguenza, a non avere idea di cosa sia la gestione del territorio in difesa della biodiversità, ignorano persino la fondamentale legge che governa la natura: la specie più forte domina, quella più debole scompare.

Ma tant’è. Almeno loro un idea chiara ce l’hanno: l’uomo deve stare chiuso nelle città (in un primo tempo, perché dopo dovrà stare chiuso direttamente dentro le case) e gli animali dovranno essere i soli padroni (???) delle campagne. Quindi eliminare la caccia ed i cacciatori significa per loro aver vinto praticamente la guerra: una volta eliminati i cacciatori far scomparire pescatori, tartufai, raccoglitori di funghi, di asparagi etc. sarà semplice come bere un bicchier d’acqua.

La caccia, la pesca e la raccolta dei frutti spontanei del bosco, ovvero tutto quello cha ha permesso all’uomo di sopravvivere ed evolversi dal Paleolitico in poi va sdegnosamente rigettato.

Ma noi ci saremo signori. Ci saremo e lotteremo con tutte le nostre forze in difesa di quella millenaria cultura rurale e di quelle tradizioni popolari (su cui la caccia spicca e domina) che dovrebbero, quelle si, essere il vero patrimonio spirituale dell’umanità. 

Comunque si… sicuramente la caccia merita più rispetto. Ed anche i cacciatori!

Dott. Massimo Paneni                                                      Mario Bartoccini divulgatore) 
Evandro Caiello (CONFAVI)
Tito Mariotti (Federazione Italiana Beccacciai)
Danilo Mattaioli (Club Cacciatori “Le Torri”)
Claudio Tortoioli (Nata Libera)